Crisi in Ucraina. Per l'Iran la responsabilità è degli Usa e della Nato
Nella conversazione telefonica tenutasi oggi, il presidente persiano, in merito ai recenti eventi in corso tra Ucraina e Russia, ha assicurato che "l'espansione della NATO costituisce una seria minaccia alla stabilità e alla sicurezza dei paesi indipendenti in diverse regioni."
Ha quindi espresso la speranza che ciò che sta accadendo alla fine andrà a beneficio delle nazioni e dell'intera regione.
Da parte sua, Putin ha descritto l'operazione militare speciale russa lanciata nel Donbass, nell'Ucraina orientale, come una "risposta legittima a decenni di violazione dei trattati di sicurezza e tentativi da parte dell'Occidente di minare la sicurezza" della Russia.
Le tensioni tra Russia e Occidente hanno preso un altro corso da lunedì, quando la Russia ha riconosciuto l'indipendenza delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk dopo aver avvertito senza ricevere risposta che i civili - molti russi o di origine russa - che la regione del Donbass, stava affrontando il genocidio di Kiev, che ha accumulato forze ed equipaggiamenti militari in quella zona, con il supporto della NATO, gli Stati Uniti in testa.
Oggi il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amir Abdolahian, ha accusato l'Alleanza atlantica di essere dietro al conflitto in Ucraina e ha evidenziato che il ricorso alla guerra non è la soluzione.
Il paese persiano si è dichiarato pronto ad aiutare a risolvere la crisi ucraina attraverso il dialogo ei canali diplomatici senza l'intervento di paesi terzi.
Raisi: l'Iran cerca un accordo sostenibile nei colloqui di Vienna
In un'altra parte della loro conversazione, entrambi i leader hanno affrontato la situazione attuale dei colloqui sul nucleare in corso a Vienna per riattivare l'accordo nucleare, PIAC o JCPOA, che dipende dalla revoca delle sanzioni imposte dagli USA al Paese persiano.
In questo contesto, Raisi ha assicurato che la Repubblica islamica dell'Iran è alla ricerca di un accordo sostenibile con basi ben definite. "Offrire una garanzia credibile, porre fine alle rivendicazioni politiche e la reale revoca delle sanzioni sono alcuni dei requisiti per raggiungere un accordo duraturo", ha sottolineato.
A sua volta, Putin ha fatto riferimento all'attiva cooperazione dell'Iran con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) e ha sottolineato la necessità di continue consultazioni tra le due parti sulla questione nucleare.