Da neutrale a membro Nato: come la Finlandia alimenta l'escalation di guerra

Da neutrale a membro Nato: come la Finlandia alimenta l'escalation di guerra

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

La Finlandia ha appena aderito alla NATO rinnegando decenni di neutralità. Non si faccia l’errore di credere che quella neutralità fosse una libera scelta: la Finlandia era neutrale in base agli accordi di pace che hanno seguito la Seconda Guerra Mondiale. Oggi la Finlandia ha lanciato una offensiva contro la Pace.

Durante la Seconda Guerra Mondiale la Finlandia si alleò con la Germania nazista partecipando all’invasione dell’Unione Sovietica. Le truppe di Helsinki furono responsabili di immani lutti e sofferenze del popolo sovietico. Analogamente a quanto aveva già fatto l’Italia, la Finlandia nel 1944 cambiò alleati terminando la guerra a fianco dell’URSS. Proprio come l’Italia, la Finlandia alla fine del conflitto venne giustamente considerata tra gli sconfitti e per questo siglò un accordo di pace (Trattato di Parigi del 1947) che poneva definitivamente fine alla guerra. Questo nel 1948 venne integrato da un patto bilaterale tra URSS e Finlandia chiamato “Accordo di amicizia, cooperazione e mutua assistenza” che prevedeva la neutralità della Finlandia e addirittura il suo impegno in difesa dell’Unione Sovietica in caso di attacco. In cambio della neutralità, l’URSS offriva la piena indipendenza alla Finlandia: a differenza di quanto avvenuto in Italia con gli USA, dopo la guerra Mosca non mantenne basi militari sul territorio finlandese. A tal riguardo verrebbe da dire che se gli accordi di pace della Seconda Guerra Mondiale non valgono più, a questo punto che se ne vadano gli americani dall’Italia.

Dopo la dissoluzione dell’URSS il trattato del 1948 non si estinse, in quanto la Russia ne è il successore legale e ad ogni modo, nel 1992 venne siglato un nuovo accordo bilaterale che all’articolo 4 tra le altre cose prevede “Le Parti non utilizzeranno né autorizzeranno l'utilizzo del loro territorio per l'aggressione armata contro l'altra Parte. Nel caso in cui la Finlandia o la Russia siano vittime di un'aggressione armata, l'altra Parte cercherà di pervenire a una soluzione del conflitto [...] e si asterrà dal concedere assistenza militare all'aggressore”.

il successivo articolo 5 recita: “Le Parti lavoreranno con decisione [...] nel preservare la pace e la sicurezza internazionali. Sosterranno gli sforzi internazionali volti al disarmo, al controllo degli armamenti e al rafforzamento della fiducia e della sicurezza in campo militare”.

In spregio agli impegni presi, ora la NATO potrà usare il territorio della Finlandia per proseguire nella sua operazione di aggressione a accerchiamento alla Russia. La Finlandia è venuta meno a tutti gli impegni sulla neutralità sottoscritti nel 1948 e nel 1992.

La Finlandia è colpevole soprattutto perché l’adesione alla NATO avviene durante uno scontro senza precedenti tra l’alleanza atlantica e la Russia. In teoria, venendo meno l’accordo di pace, si ritorna al momento precedente, che è la guerra.

La Finlandia sta cercando di scatenare la guerra mondiale, va fermata.

Quando Papa Francesco metteva in guardia da chi abbaia alle porte di Mosca, intendeva anche provocazioni del genere.

La nenia che ascoltiamo su tutti i mezzi d’informazione è sempre quella che “c’è un aggredito e c’è un aggressore”, io sono formalmente d’accordo: l’aggredito è chi da decenni subisce attacchi e provocazioni di ogni genere. L’aggressore è chi non rispetta gli accordi.

Per conto della NATO oggi la Finlandia ha dato il suo contributo alla escalation di guerra.

Alberto Fazolo

Alberto Fazolo

Alberto Fazolo. Laureato in Economia, esperto di Terzo Settore e sviluppo locale. Giornalista. Inizia l'attività giornalistica testimoniando la crisi del Kosovo e la dissoluzione della Jugoslavia. Ha trascorso due anni in Donbass, profondo conoscitore delle vicende ucraine. Attivo nei movimenti di solidarietà internazionalista, soprattutto in contrasto con le operazioni di "Regime change".

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela di Geraldina Colotti 28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

28 luglio: la (vera) posta in gioco in Venezuela

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino" di Clara Statello Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

Il Congresso Usa ha deciso: "fino all'ultimo ucraino"

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico di Leonardo Sinigaglia 25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

25 aprile: la vera lotta oggi è contro il nichilismo storico

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite di Pasquale Cicalese L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

L'impatto che avrà il riarmo dell'Ue nelle nostre vite

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE di Giuseppe Masala Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS di Michele Blanco DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

DRAGHI IL MAGGIORDOMO DI GOLDMAN & SACHS

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti