Europa, Iran e Arabia Saudita: la pace passa da Pechino

2677
Europa, Iran e Arabia Saudita: la pace passa da Pechino


La visita di Macron e Ursula von der Leyen in Cina tiene banco (dopo, ovviamente, i guai giudiziari di Trump). Di interesse annotare che Macron è giunto nel Dragone prima della presidente della Commissione europea, come a segnare una qualche distanza, che è nei fatti.


L’Europa e il Dragone

Macron, infatti, appare più interessato della von der Leyen a riannodare i rapporti col Regno di mezzo e forse teme che la sua accompagnatrice guasti quanto lui intende tessere, avendo la signora ostentato certa rigidezza verso Pechino in alcune dichiarazioni rese prima della partenza. E il grande interesse del presidente francese è dimostrato anche dal tempo che trascorrerà nel Paese ospitante, cioè tre giorni. Tanti (significativo anche che la visita avvenga dopo la vendita di 65mila tonnellate di gas alla Total da parte della Compagnia petrolifera cinese finalizzato in yuan).

Il viaggio dei leader europei tende a evidenziare una certa divergenza di vedute tra Unione Europea e Stati Uniti rispetto alla potenza asiatica, avendo “interessi diversi” (da rendere compatibili), come ha dichiarato esplicitamente l’Alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell, che di altisonante e autorevole ha purtroppo solo la carica (Ansa).

Nel riferire che il focus della visita dei due leader europei a Pechino è quello di rilanciare i rapporti economici reciproci – e qui è da vedere se la von der Leyen tutelerà più gli interessi europei o quelli tedeschi – il Global Times aggiunge particolari significativi.

Il primo particolare riguarda il multipolarismo: “L’interazione tra Cina, UE e Francia invierà un forte segnale al mondo sul fatto che stabili legami Cina-UE contribuiranno a un mondo multipolare”, come da analisi di Cui Hongjian, direttore del Dipartimento di studi europei presso l’Istituto cinese di studi internazionali.

Dal momento che il confronto Usa – Cina è fondato proprio sul rigetto della prima del multilateralismo, non è cosa da poco (resta che immaginare una spinta rivoluzionaria della Ue in senso multipolare è utopico; e, però, un seme… ).

Il secondo particolare riguarda la possibilità di raggiungere una pace in Ucraina. Se il presidente Macron, prima di partire, si è dichiarato possibilista sul piano di pace cinese, il Global Times aggiunge un dettaglio: “Prima del suo viaggio in Cina, Macron ha discusso del viaggio e della crisi ucraina con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in una telefonata, hanno riferito i media. Alcuni funzionari francesi avrebbero affermato che la Cina è ora considerata l’unico paese in grado di comunicare con tutte le parti in conflitto“. Analisi non errata e sorprendente, per un verso, la conversazione con Biden, che evidentemente ha dato un qualche placet alla mission francese.

Il nuovo summit Iran – Arabia saudita in Cina e la nave russa

Ma la visita di Macron e della von der Leyen non è l’unico avvenimento di rilievo che avviene in Cina in questi giorni. Infatti, giovedì è previsto l’arrivo nel Dragone dei ministri degli Esteri dell’Iran e dell’Arabia Saudita.

L’incontro tra il principe saudita Faisal bin Farhan Al Saud e il suo omologo iraniano, Hossein Amirabdollahian, sarà il primo incontro formale tra i più alti diplomatici dei due paesi da più di sette anni, riferisce la Reuters

Tale summit segue l’accordo tra Teheran e Riad di circa un mese fa, che ha posto fine al lungo dissidio tra i duellanti mediorientali e del quale è stata artefice la Cina, che nell’occasione aveva ospitato il fecondo summit tra Ali Shamkhani e Musaad bin Mohammed al Aiban, consiglieri per la sicurezza nazionale di Teheran e Riad.

I ministri degli Esteri dei due Paesi che giungeranno in Cina giovedì sono chiamati a dare seguito e concretezza a quell’intesa.

Da notare che alla vigilia del summit in Cina, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha fatto sapere, tramite il suo portavoce, che ha accolto con favore l’invito del re dell’Arabia Saudita Salman bin Abdulaziz Al Saud a visitare Riad (Tansim agency).

Nelle stesse ore, l’Iran ha annunciato di aver nominato un proprio ambasciatore presso gli Emirati Arabi Uniti, la prima volta da quando, nel 2016, aveva rotto le relazioni diplomatiche col Paese limitrofo.

Il nuovo corso del Medio oriente corre (ci si perdoni il facile gioco di parole). E a evidenziare quanto stia cambiando un evento in sé minimo, ma non troppo. Così Arab News, l’agenzia di stampa saudita: “Una nave militare russa attracca per la prima volta in Arabia Saudita”.

Si tratta, dettaglia la nota, della fregata Admiral Gorshkov e si tratta solo di una sosta momentanea per dar sollievo all’equipaggio dopo un lungo viaggio. Roba da poco, ma di un poco che ha portata storica, dal momento che non era mai accaduto prima. Non sfugge il significato simbolico.

 Piccole Note

Piccole Note

 

Piccole Note è un blog a cura di Davide Malacaria. Questo il suo canale Telegram per tutti gli aggiornamenti: https://t.me/PiccoleNoteTelegram

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese di Giuseppe Masala La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

La silenziosa disfatta dell'industria militare francese

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo   Una finestra aperta L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

L'impegno della Cina per la pace e lo sviluppo del mondo

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google di Francesco Santoianni I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

I no war secondo l'Intelligenza Artificiale di Google

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace di Michelangelo Severgnini Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

Sirri Süreyya Önder, la scomparsa di un grande uomo di pace

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

Un sistema da salari da fame che va rovesciato di Giorgio Cremaschi Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Un sistema da salari da fame che va rovesciato

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti