Ex analista CIA: "L'intelligence turca usò gas sarin per provocare una guerra in Siria"
L'ex analista della CIA, Ray McGovern, ha confermato l'impiego di sarin da parte dell'intelligence turca al fine di sbarazzarsi del presidente siriano Bashar al-Assad.
"Sebbene gli attacchi con il sarin sono stati attribuiti pubblicamente ad Al-Asad, sono stati effettivamente commessi dall'intelligence turca per provocare una guerra, facendo apparire che il governo siriano avesse attraversato la 'linea rossa' di Obama", ha spiegato McGovern.
In un'intervista all'agenzia di stampa russa Sputnik, si osserva che, come prova della "ipocrisia" della Turchia, si deve riconoscere che il gas sarin utilizzato in questi attacchi "era artigianale" e non il tipo che possedeva l'esercito siriano.
"Tra cinque e le otto persone sono state catturate mentre contrabbandavano queste sostanze chimiche in Siria dalla Turchia. Sono stati coinvolti, sono stati accusati, e stavano per comparire in tribunale, quando un alto funzionario di Ankara ha detto 'No, no, la giustizia deve lasciare liberi questi ragazzi di tornare in Siria", ha raccontato McGovern.
Secondo l'ex analista CIA, "i turchi hanno odiato Bashar al-Assad per molti, molti anni. Vorrebbero sbarazzarsi di lui""
Sotto il mandato del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, mette in evidenza, il governo di Ankara "mostra tutte le volte di essere molto indifferente nel farsi coinvolgere in una guerra iniziata tra NATO e la Russia."
A questo proposito, si fa riferimento agli sforzi statunitensi per isolare la Russia e per accentuare la sua influenza in Europa orientale, e in Ucraina, in particolare.
Il 21 agosto 2013, 1429 civili, tra cui più di 300 bambini, sono stati uccisi con gas sarin, nella regione del Ghouta, nella periferia di Damasco (sud-ovest).
Gli Stati Uniti ed i loro alleati occidentali approfittarono della situazione per fare pressione sul presidente siriano e stavano per invadere il paese arabo, mentre i media a favore dell'opposizione siriana accusavano il governo di Damasco della responsabilità per l'attacco.
Tuttavia, il governo siriano ha respinto queste accuse e Damasco, a settembre 2013, ha deciso di distruggere tutto il suo arsenale di armi chimiche nell'ambito di un accordo negoziato tra gli Stati Uniti e la Russia.
L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) ha dichiarato che il 99,6% delle scorte dichiarate di sarin è stato distrutto da Damasco.