Francia. Il Senato ha votato a favore dell'alleggerimento delle sanzioni contro la Russia

Francia. Il Senato ha votato a favore dell'alleggerimento delle sanzioni contro la Russia

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I senatori francesi hanno adottato mercoledì 8 giugno una risoluzione che chiede l'alleggerimento delle sanzioni contro la Russia imposte da diversi paesi occidentali e l'Unione europea nel 2014. La proposta ha ottenuto 302 voti a favore contro 16 contro.
 
Il Senato chiede al Governo di sollecitare le autorità dell'Unione Europea ad indebolire a poco a poco le sanzioni anti-russi,  a condizione dell'applicazione degli Accordi di Minsk per la pace in Ucraina
 
"Le nostre relazioni con la Russia sono di fondamentale importanza", ha detto uno degli autori della risoluzione, Yves Pozzo di Borgo, senatore di Parigi appartenente alla Unione dei Democratici e Indipendenti. Insieme con i membri di altri partiti, Pozzo di Borgo ha proposto di  "ammorbidire gradualmente" sanzioni nel mondo degli affari e di "rivedere" le misure politiche e diplomatiche della UE.

La votazione al Senato segue quella di fine aprile tenuta all'Assemblea Nazionale, la camera bassa del Parlamento francese, che ha votato  a favore della revoca delle sanzioni contro la Russia. Durante la votazione, a cui hanno partecipato 99 deputati, 55 hanno votato per eliminare le  sanzioni alla Russia, 44 si sono detti contrari. 

"I risultati del voto di oggi faranno riflettere i nostri partner in altri paesi dell'UE. Per la prima volta il Parlamento di uno dei paesi europei ha espresso la propria opinione sulle sanzioni alla Russia", ha detto Pozzo di Borgo in un'intervista l'agenzia TASS .
 
Secondo il senatore, il voto è di "fondamentale importanza", perché "si è tenuto alla vigilia del vertice Ue" in programma per la fine di giugno.
 
"Penso che il governo (francese) debba prendere atto del fatto che questa risoluzione è stata adottata a maggioranza. Tutti i partiti hanno votato per il documento e spero che Presidente Hollande faccia presente la nostra posizione ai partner dell'UE," ha concluso Pozzo di Borgo.

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