Gli USA effettuano esercitazioni con bombardieri strategici B-52H nei pressi dei confini russi. Mosca condanna la provocazione
Le esercitazioni che coinvolgono bombardieri B-52H dell'aeronautica nordamericana vicino ai confini della Russia sono una provocazione. Non usa mezzi termini per definire le aggressive attività statunitensi nei pressi della Russia il comandante in capo delle forze aerospaziali russe Sergei Surovikin in un briefing per gli addetti militari stranieri.
"Riteniamo che testare l'uso in combattimento di aerei strategici in prossimità del confine russo sia un'azione ostile e provocatoria", ha sottolineato.
Secondo il National Defense Management Center della Russia, quattro bombardieri B-52H dell'aeronautica statunitense hanno tentato di avvicinarsi al confine russo sul Mar Nero il 4 settembre, mentre alla fine di agosto un B-52H è stato intercettato sul Mar Baltico e un altro sul Mar Baltico Mar Nero.
"Gli aerei B-52H sono stati rilevati da un sistema radar oltre l'orizzonte alla massima distanza possibile, quindi si sono alzati in volo i caccia Su-27 e Su-30SM dalle unità di allerta della difesa aerea per intercettare e accompagnare gli aerei e impedire loro di violare il confine russo", ha reso noto il capo delle forze aerospaziali russe.
Surovikin ha sottolineato che i caccia da combattimento russi hanno impedito al velivolo B-52H di avvicinarsi al confine russo. Non si sono verificati incidenti aerei, ha aggiunto.
La vulgata dominante cerca di accreditare la tesi secondo cui le attività della Russia sono aggressive e provocatorie nei confronti dei paesi NATO costretti sulla difensiva. La realtà dei fatti ci presenta una realtà molto diversa. A riprova ci sono le provocazioni quasi quotidiane dei paesi NATO che tentano sortite nello spazio aereo russo.