I fascisti (quelli veri) non fanno notizia. Scoperta cellula nazista in Campania: un indagato è in Ucraina a combattere
Il caso tragicomico dell'attore Enrico Montesano alla trasmissione televisiva Ballando con le Stelle ha riacceso l'indignazione di quegli antifascisti a giorni alterni, che non solo hanno tollerato, ma apertamente parteggiato per i neo-nazisti dichiarati che infestano l'Ucraina dal colpo di stato del 2014.
Hanno minimizzato, negato e poi, come nei casi più clamorosi alla Gramellini, giustificato.
Una notizia oggi smentisce per l'ennesima volta tutti coloro che vedono il fascismo solo laddove non c'è, per poi ritrovarsi a parteggiare apertamente per quelli reali e dichiarati. In Campania, riporta il Corriere della Sera nella sua versione per il Mezzogiorno, una cellula neonazista è stata scoperta e pensate un indagato è a combattere con i suoi camerata ucraini. Dovrebbe essere l'apertura di tutti i giornali, ma la notizia viene tenuta volutamente nascosta perché poi dovrebbero spiegarvi finalmente a chi sono andate le armi inviate dal nostro governo che hanno reso l'Italia co-belligerante contro chi quei nazisti li sta combattendo.
Dal Post facebook del Coordinamento Ucraina Antinazista
"I contatti con il battaglione Azov: Dalle intercettazioni è emerso tra l’altro che Testa progettava un attentato a una caserma dei carabinieri mentre un complice ucraino, che ha lasciato da tempo l’Italia, voleva provocare un’esplosione in un centro commerciale. La cellula aveva contatti con formazioni ultranazionaliste ucraine come il Battaglione Azov, Pravi Sector, e Centuria,"