I laboratori biologici (finanziati dagli Usa) in Ucraina violano l'art.1 della Convenzione Onu in materia

I laboratori biologici (finanziati dagli Usa) in Ucraina violano l'art.1 della Convenzione Onu in materia

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 
Da CRI.it
 
Stando a quanto comunicato recentemente dal ministero della Difesa russo, durante un'operazione speciale le forze armate russe hanno scoperto l’esistenza in Ucraina di un programma di guerra biologica finanziato dagli Stati Uniti. Alla fine di febbraio, l'ambasciata statunitense in Ucraina ha cancellato in fretta e furia dal proprio sito ufficiale dei documenti relativi ai laboratori biologici Usa nel paese. Questo fatto apparentemente insignificante fa sì che ci si chieda: di cosa ha paura l’amministrazione americana?

Stando ai dati pubblicati dagli Usa, sono 26 i laboratori americani e altre strutture simili operative in territorio ucraino e su cui il Dipartimento della Difesa ha il controllo assoluto. Tutte le attività di ricerca di questi laboratori sono guidate dagli Stati Uniti e nessuna informazione può essere divulgata senza il loro permesso.

Un gran numero di testimonianze dimostrano che i laboratori biologici istituiti all’estero dagli Usa affermano di svolgere “ricerca pacifica” ma in realtà si impegnano in azioni militari. Anche alcuni scienziati statunitensi confermano che il laboratorio del Pentagno sta avviando una ricerca sulle armi biologiche.

La verità non può essere nascosta. Sempre più prove dimostrano che i comportamenti degli Usa hanno violato la “Convention on the Prohibition of Biological Weapons” e devono essere investigate dalla comunità internazionale. Nel contesto di un ulteriore deterioramento della situazione in Ucraina, ogni laboratorio biologico rappresenta una bomba ad orologeria. Gli Usa sono chiamati a diffondere quanto prima i dati sulla situazione interessata e a chiarire in modo completo la natura delle loro attività all’interno dei laboratori biologici sul loro territorio e all’estero al fine di garantire la salute e la sicurezza del popolo ucraino e di quello dei paesi confinanti.

Victoria Nuland, responsabile de facto della politica americana in Ucraina da lustri, ha dichiarato in un’audizione presso la Commissione Relazioni Estere del Senato USA che sì, esistono dei laboratori di patogeni in Ucraina, e che sì, l’America è preoccupata che possano cadere in mano russa. 

Si trattava, qualche giorno fa, di qualcosa definito come fake news, tanto che anche Renovatio 21 vagliava l’informazione con attenzione (in alcuni casi, c’erano esagerazioni e falsità evidenti). 

Tuttavia, come riportato da Renovatio 21, la questione aveva già preso ufficialità quando a parlarne è stato il Maggior Generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo. 

«Durante un’operazione militare speciale, sono stati rivelati i fatti della pulizia di emergenza da parte del regime di Kiev delle tracce di un programma biologico militare finanziato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti attuato in Ucraina», ha detto Konashenkov. 

«Abbiamo ricevuto documentazione dai dipendenti dei laboratori biologici ucraini sulla distruzione di emergenza di agenti patogeni particolarmente pericolosi di peste, antrace, tularemia, colera e altre malattie mortali il 24 febbraio».

 «I documenti ricevuti confermano che lo sviluppo di componenti di armi biologiche è stato effettuato nei laboratori biologici ucraini, nelle immediate vicinanze del territorio della Russia». 

Ciò potrebbe violare l’articolo 1 della Convenzione delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi biologiche.

Strage di Suviana e la logica del capitalismo di Paolo Desogus Strage di Suviana e la logica del capitalismo

Strage di Suviana e la logica del capitalismo

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda di Geraldina Colotti Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

Trent’anni fa, il genocidio in Ruanda

La fine dell'impunità di Israele di Clara Statello La fine dell'impunità di Israele

La fine dell'impunità di Israele

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Lenin, un patriota russo di Leonardo Sinigaglia Lenin, un patriota russo

Lenin, un patriota russo

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni) di Giuseppe Giannini Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Difendere l'indifendibile (I partiti e le elezioni)

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Libia. 10 anni senza elezioni di Michelangelo Severgnini Libia. 10 anni senza elezioni

Libia. 10 anni senza elezioni

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar di Paolo Arigotti Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Il nodo Israele fa scomparire l'Ucraina dai radar

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti