"Il liberalismo è mutato in dittatura digitale": Mosca commenta la proposta di divieto di TikTok negli Stati Uniti

"Il liberalismo è mutato in dittatura digitale": Mosca commenta la proposta di divieto di TikTok negli Stati Uniti

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

La nuova crociata digitale degli Stati Uniti è stata lanciata contro il social network cinese TikTok, indicato come uno strumento nella mani di Pechino. 

L'intenzione dei legislatori statunitensi di vietare completamente TikTok segna l'avvicinamento degli Stati Uniti alla dittatura digitale, ha dichiarato a tal proposito la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

A seguito del divieto di utilizzo della piattaforma video, di proprietà della società cinese ByteDance, sui dispositivi governativi, il mese scorso la Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha votato per l'avanzamento di una legislazione che faciliti il divieto dell'applicazione a livello nazionale.

"Si tratta ora della prospettiva di un divieto totale della piattaforma cinese nel Paese e dell'introduzione di dure sanzioni, anche penali, per i tentativi di aggirarla", ha scritto sul suo canale Telegram, prima di notare che "il liberalismo è mutato in una dittatura digitale sotto i nostri occhi".

Zakharova osserva che "tutto indica che la decisione di chiudere TikTok è già stata presa", citando gli sforzi falliti del suo amministratore delegato, Shou Zi Chew, che ha testimoniato per diverse ore per cercare di convincere i membri del Congresso degli Stati Uniti della trasparenza dell'azienda e della completa disponibilità a dissipare i loro dubbi sulla sicurezza.

"I membri del Congresso sono stati irremovibili: il social network minaccia la sicurezza del Paese, corrompe i minori con contenuti mirati e distrugge la loro fragile psiche statunitense, oltre a fornire alla Cina comunista preziose informazioni sui suoi utenti", ha dichiarato Zakharova.

Allo stesso tempo, ha sottolineato che i legislatori "non sono infastiditi" dal fatto che monopoli come Google e Meta "effettuano una raccolta incontrollata di dati personali".

La portavoce russa afferma che gli obiettivi delle autorità statunitensi non si limitano al tentativo di estromettere una società rivale dal mercato, costringerla a vendere i propri asset e stabilire il proprio controllo sulla piattaforma.

La legge "conferirebbe alle autorità di regolamentazione poteri senza precedenti, trasformandole di fatto in gendarmi di Internet con il diritto di accedere a qualsiasi computer e telefono con il pretesto di "combattere le minacce alla sicurezza nazionale"", ha dichiarato Zakharova, citando la responsabilità penale fino a 20 anni di carcere prevista dal disegno di legge presentato al Congresso il mese scorso.

La bozza di Information and Communications Technology Endangerment and Security Threats Restriction Act potrebbe portare a pene detentive per chi utilizza reti private virtuali (VPN) per accedere a siti web vietati nel Paese, come TikTok.

Nello specifico, l'iniziativa del senatore democratico Mark Warner propone multe fino a 1 milione di dollari e pene detentive fino a 20 anni per la violazione delle norme che cercano di proteggere i dati personali degli utenti statunitensi dalle intercettazioni di "avversari stranieri". In questo modo, la legge potrebbe colpire i servizi VPN e altre tecnologie simili utilizzate per accedere a siti vietati negli Stati Uniti.

Insomma, misure draconiane che avrebbero fatto insorgere gli Stati Uniti e i media vassalli, se fossero state adottate da paesi non allineati a Washington. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein? di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Francesco Erspamer - Vittoria di Meloni? Successo di Schlein?

Le "non persone" di Gaza di Paolo Desogus Le "non persone" di Gaza

Le "non persone" di Gaza

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez di Fabrizio Verde Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Nicolas Maduro e l'eredità di Chavez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez di Geraldina Colotti Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

Il Venezuela alle urne per il compleanno di Chávez

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn di Giorgio Cremaschi Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Il ritorno del blairismo e le fake news contro Corbyn

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio di Marinella Mondaini Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

Gershkovich condannato a 16 anni per spionaggio

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

La mannaia dell'austerity di Giuseppe Giannini La mannaia dell'austerity

La mannaia dell'austerity

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin di Antonio Di Siena Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

Elezioni in Francia. Il precedente Pflimlin

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura di Michelangelo Severgnini 20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

20 anni fa a Baghdad: quando cominciò la censura

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’  di Andrea Puccio LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

LA RUSSIA COSTRUIRA’ UNA RAFFINERIA A CUBA ’ 

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute di Giuseppe Masala La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La crisi del debito Usa, Trump e le criptovalute

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa" di Paolo Arigotti La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

La crisi (senza fine) della fu "locomotiva d'Europa"

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"? di Michele Blanco Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

Kamala Harris: da conservatrice a "progressista"?

 Gaza. La scorta mediatica  Gaza. La scorta mediatica

Gaza. La scorta mediatica

Il Moribondo contro il Nascente Il Moribondo contro il Nascente

Il Moribondo contro il Nascente

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti