Il Venezuela celebra la liberazione del diplomatico Alex Saab
da Telesur
Il governo venezuelano celebra mercoledì la liberazione del diplomatico Alex Saab dal sequestro illegale a cui è stato sottoposto per più di 3 anni negli Stati Uniti in violazione del diritto internazionale. "Alex Saab è vittima di ritorsioni da parte del governo degli Stati Uniti per il suo eccezionale impegno internazionale a tutela dei diritti sociali di tutti i venezuelani".
Con queste parole, il Ministero degli Esteri venezuelano ha accolto in un comunicato il rilascio e il ritorno in patria del diplomatico, "che ha trascorso più di 1.280 giorni di ingiusta detenzione in un centro di detenzione statunitense".
"Il popolo lo accoglie con orgoglio dopo aver subito tre anni e mezzo di detenzione illegale con trattamenti crudeli, inumani e degradanti, in violazione dei suoi diritti umani e della Convenzione di Vienna che gli garantisce l'immunità diplomatica", si legge nel testo.
"Alex Saab è vittima di ritorsioni da parte del governo degli Stati Uniti per i suoi eccezionali sforzi internazionali per proteggere i diritti sociali di tutti i venezuelani, di fronte all'intensificarsi di misure coercitive unilaterali", si legge nel comunicato.
Nel tweet con cui il ministro degli esteri venezuelano Yvan Gil annuncia la liberazione si legge: "Il Venezuela celebra con gioia la liberazione e il ritorno in patria del nostro diplomatico Alex Saab, che fino ad oggi era ingiustamente sequestrato in una prigione statunitense".
Il Venezuela ha affermato che la sua libertà "è un simbolo della vittoria della diplomazia bolivariana della pace e delle migliaia di dimostrazioni di solidarietà espresse da ogni angolo del mondo da movimenti sociali, intellettuali, artisti e altri combattenti per la giustizia".
Allo stesso modo, il Ministero degli Esteri venezuelano ha riconosciuto "il coraggio e la dignità della moglie, dei figli e della famiglia, che lo hanno accompagnato in ogni momento nella sua denuncia e nella speranza della sua liberazione".
Ha aggiunto che "oggi si spezza il legame di questa ingiustizia, che ci obbliga a riaffermare ancora una volta la richiesta unanime di tutto il Venezuela per la fine definitiva, immediata e incondizionata del blocco criminale imposto dal governo degli Stati Uniti contro tutto il popolo venezuelano".