Incidente Frecciarossa: sono troppi i ferrovieri che hanno pagato con la vita il loro lavoro
di Giorgio Cremaschi
Prima di tutto DOLORE per i due poveri macchinisti morti sul lavoro per il deragliamento del FRECCIA ROSSA. Tanti, troppi, sono i ferrovieri che hanno pagato con la vita il loro lavoro.
SOLIDARIETÀ ai pendolari feriti come poteva essere a chiunque di noi. Oramai la tratta Milano Roma, soprattutto nelle prime e ultime ore del giorno, è tempo di lavoro per tante persone.
Il massacro poteva essere ancora più grande, ma non si parli di tragica fatalità dove i treni viaggiano a 300 all’ora, dove ogni misura di sicurezza ad alta tecnologia dovrebbe essere in piena funzione, dove la dimensione dell’imprevisto dovrebbe essere nulla.
In Italia le stragi sui e per i treni sono sempre più frequenti, da Viareggio, a Andria , a Pioltello, tutto il paese ne è stato percorso negli ultimi anni. La tragica novità è che dopo aver colpito i treni merci e pendolari, ora i disastri avvengono anche nel fiore all’occhiello del sistema ferroviario: l’alta velocità.
Ora soccorso e dolore, poi però niente ipocrisie e reticenze, i deragliamenti ferroviari sono incompatibili con la scienza e la tecnologia del ventunesimo secolo, a meno che le norme di sicurezza non siano trascurate. Per questo bisogna FARE PIENA LUCE su questa nuova terribile strage ferroviaria.