La missione di "pace 3.0" di Orban a Pechino
Prosegue la missione di pace di Viktor Orban, presidente di turno dell'Unione Europea. Dopo aver "sorpreso" e irritato le istituzioni di Bruxelles con la visita a Mosca, il premier ungherese è atterrato a Pechino dove, questa mattina, ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping.
"La Cina è una potenza chiave nel creare le condizioni per la pace nella guerra tra Russia e Ucraina. È per questo che sono venuto a incontrare il presidente Xi a Pechino, solo due mesi dopo la sua visita ufficiale a Budapest", ha scritto Orban in un post su X (ex Twitter).
I dettagli dell'incontro non sono ancora stati rivelati, scrive l'agenzia di stampa Xinhua, ma è chiaro il collegamento con i viaggi precedenti a Kiev e a Mosca della scorsa settimana.
Al suo arrivo, il premier ungherese ha definito il viaggio a Pechino una "missione di pace 3.0".
Orban ha intrapreso la sua "missione di pace" la scorsa settimana con un viaggio non annunciato a Kiev, dove ha proposto un "rapido cessate il fuoco" al Presidente ucraino Vladimir Zelensky. Il premier ungherese si è poi recato a Mosca per discutere con il presidente russo Vladimir Putin la "via d'uscita più breve" dal conflitto. Le posizioni di Mosca e Kiev rimangono molto "distanti", secondo Orban, che ha notato che Zelensky "non ha gradito" molto le sue proposte. Nel frattempo, Putin ha ribadito la disponibilità di Mosca a risolvere le ostilità attraverso i negoziati, ma ha notato che la leadership ucraina sembra impegnata a condurre la guerra "fino alla fine".
Resta assordante il silenzio della "vecchia Europa" - Germania, Francia e Italia su tutti - che dovrebbero con forza sostenere un piano di pace e l'inizio delle trattative ma si trovano nel ruolo di inutili vassalli delle imposizioni anglosassoni. E' noto come già nel marzo del 2022 Russia e Ucraina avessero raggiunto un accordo, naufragato per scelta di Stati Uniti e Regno Unito.