Lo Slai Cobas denuncia la strategia di Stellantis per la crisi energetica: Inverno al gelo per gli operai
Non è stata necessaria usare chissà quale strategia di fronte all’emergenza energetica e al caro bollette, con il pragmatismo Fiat, nonostante la fusione con Peugeot, le cose non cambiano con Stellantis. Scarseggiano gli idrocarburi per le sanzioni alla Russia con il conseguente rincaro delle bollette? La soluzione è semplice: Spegnere i termosifoni e dare maglie in pile ai lavoratori di Pomigliano. Una strategia da mega ditta fantozziana.
Come ha riferito oggi lo Slai cobas - Coordinamento provinciale di Napoli, sono rimasti “increduli gli operai che, recatisi al lavoro stamattina all’alba sul primo turno in Stellantis Pomigliano, hanno trovato i climatizzatori dei reparti spenti con la consegna da parte dei capisquadra di rimediate magliette in pile quale unica tutela dal freddo pungente delle temperature ormai invernali.”
I sindacati confederali, vista l’emergenza con l’inagibilità dei reparti, si sono mobilitati attuando, ironia della sorte, la cosiddetta “procedura di raffreddamento”. Tale procedura, nata per prevenire conflittualità in fabbrica, prevista dal CCSL 2019/2022 (Contratto Collettivo Specifico di Lavoro), ha dei passaggi così lunghi, che probabilmente per un incontro con l’azienda si arriverà alla prossima primavera, se non si muore di freddo prima.
Infatti, come ha spiegato Mara Malavenda, ex parlamentare dello Slai Cobas e attualmente facente parte dell’esecutivo nazionale del sindacato di base, “certo è che, con la non casuale tempistica da ‘calende greche’ prevista dal contratto - e già in applicazione alla Stellantis di Melfi con gli operai costretti da qualche settimana a lavorare al gelo - e se tutto andrà bene, i lavoratori potranno tutelarsi dal freddo forse tra un anno magari in occasione dell’inverno 2023/24”.
Malavenda precisa che “praticamente, per far risparmiare l’azienda, stanno prospettando un inverno al gelo per gli operai degli Stabilimenti Stellantis in Italia contando inoltre sulla oggettiva ed inquietante latitanza degli enti istituzionali preposti alla tutela della salute e della vita dei lavoratori”.
L’ex parlamentare ricorda che le” istituzioni preposte che, in conseguenza dei mancati controlli sollecitati da mesi dai sindacati, incorrono, a nostro parere, in evidenti e reiterate ipotesi di reato per omissione di atto di ufficio. Su tali gravi vicende è in preparazione un dossier di Slai cobas ed ognuno dovrà assumersi, per quanto di competenza, ogni responsabilità, dagli enti ispettivi a quelli preposti per l’accertamento delle ipotesi di reato alla negligenza delle RLS”.
Insomma, ecco cosa comporta il servilismo dei nostri governi agli Stati Uniti d’America. Invece, di promuovere la pace per il conflitto in Ucraina, si continuano ad inviare armi, si procede sulla strada delle sanzioni per bloccare ogni rifornimento di petrolio e gas dalla Russia, ed i risultati sono quelli che si vedono alla Stellantis di Pomigliano e Melfi e come si vedranno in altri luoghi di lavoro, negli ospedali, nelle scuole, nelle case di milioni di europei.
Fino a quando saremo disposti a morire per Washington?