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Matteo Mantero: Gkn è un caso scuola: politica finora supina a industriali e multinazionali
Oggi gli operai della Gkn hanno presentato alla Camera hanno presentato la proposta di legge contro le delocalizzazioni come ha riferito il deputato Matteo Mantero erano presenti Dario Salvetti e Matteo Moretti (Rsu Gkn), Yana Ehm (Gruppo Misto Camera) e infine Marzia Pirone del Telefono Rosso di Pap, che ha collaborato alla stesura del ddl insieme ai altri giuristi solidali di Comma2 e dei Giuristi democratici.
Quella di oggi è stata una bellissima giornata di democrazia.
Gkn è un caso scuola: dimostra l'inadeguatezza della legislazione attuale sui licenziamenti e quanto la politica sia stata finora supina a industriali e multinazionali.
Abbiamo presentato in entrambi i rami del Parlamento la legge anti – delocalizzazioni scritto nel corso della lotta dei lavoratori GKN. Voglio ringraziare chi è intervenuto con forza e competenza: Dario Salvetti e Matteo Moretti (Rsu Gkn), Yana Ehm (Gruppo Misto Camera) e infine Marzia Pirone del Telefono Rosso di Pap, che ha collaborato alla stesura del ddl insieme ai altri giuristi solidali di Comma2 e dei Giuristi democratici.
Questo ddl fa scuola in primo luogo per come è stato scritto: rispetta la prima richiesta degli operai: una legge scritta non sulle loro teste ma con le loro teste. Per noi di Potere al popolo è stato naturale appoggiare questo metodo: è così che intendiamo la nostra organizzazione – fondata sul principio del controllo popolare – ed è per questo che nasciamo, perché ogni decisione che ha effetti sulla vita associata venga presa con il coinvolgimento attivo e il controllo vincolante dei diretti interessati.
In secondo luogo fa scuola perché finalmente mette al centro la questione del ruolo dello Stato. Non più un ente al servizio delle imprese, ma una presenza autonoma, sia in fase di controllo del processo di salvaguardia dell'occupazione o di cessione degli impianti, sia nel caso in cui si ritenga necessario un intervento diretto volto a salvaguardare un patrimonio industriale ritenuto strategico. Nel caso della GKN lo Stato potrebbe intervenire per riconvertire la fabbrica alla mobilità sostenibile e collettiva, sarebbe un precedente positivo per stimolare la riconversione di tutta la filiera automotive e impedire a Stellantis di fuggire indisturbata.
Voglio ringraziare i lavoratori GKN per aver messo queste questioni al centro del dibattito. Questa è già una loro grande vittoria.
Ora sosteniamo il ddl operaio, dalle fabbriche, alle piazze, alle aule del Parlamento. Facciamo si che la maggioranza sociale che il 18 settembre è scesa in piazza a Firenze diventi maggioranza politica