Ministero delle Difesa russo denuncia che gli USA «non hanno mai colpito gli impianti petroliferi dell'ISIS in Siria»
Il generale Igor Konashenkov ha dichiarato che prima o poi il governo di Washington dovrà rendere conto delle sue azioni
«Incredibilmente i bombardieri dell’aviazione statunitense e della coalizione internazionale non hanno colpito le installazioni petrolifere dello Stato Islamico, permettendo ai terroristi di ottenere profitti per milioni ogni mese dalla vendita illegale del petrolio e così poter reclutare mercenari in tutto il mondo», questa è la forte accusa lanciata agli Stati Uniti dal generale Igor Konashenkov, portavoce del Ministero della Difesa della Russia.
«Prima o poi» aggiunge il portavoce, Washington dovrà spiegare le sue azioni, evidenziando che a differenza degli Stati Uniti, la Russia, ha ottenuto «risultati concreti» nella lotta contro la piaga terrorista in Siria.
Ma il «risultato più importante» - aggiunge Konashekov - è rappresentato dal fatto che senza l’attuale governo degli Stati Uniti, in concerto con Iran e Turchia, si è giunti a diversi accordi tra Governo siriano e opposizione che hanno permesso do stabilire un cessate il fuoco nel paese, e poter dare inizio a negoziazioni per la pace.
Da Washington, intanto, il direttore della CIA, John Brennan, accusa la Russia di applicare in Siria la tattica della terra bruciata. Pronta è arrivata la replica di Konashekov, il quale si è detto sicuro che il direttore della CIA ricordi bene la storia della tattica della cosiddetta terra bruciata, che consiste nel distruggere tutto quello che può essere di una qualche utilità al nemico.
«Dovremmo cominciare dal lancio delle bombe atomiche nel 1945 sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki - spiega il generale russo - poi ricordare le operazioni condotte dagli Stati Uniti in Laos e Vietnam per ben 9 anni, dove l’aviazione nordamericana scaricò oltre cento tonnellate di sostanze chimiche come l’agente arancio, e nessuno negli Stati Uniti è stato punito per crimini di guerra».
Senza dimenticare le guerre scatenate da Washington in giro per il mondo col supporto di «informazioni false costruite dalla CIA». Guerre che distrussero la vecchia Jugoslavia, Iraq, Afghanistan e Libia. «Ma stranamente - denuncia Igor Konashenkov - le compagnie mese sotto contratto per la ricostruzione delle infrastrutture di questi paesi, sono quelle legate a Pentagono e CIA».
Infine, tornando sulla situazione in Siria, il generale russo ha dichiarato che Brennan «sa molto bene» che dal 2012, prima che la Russia iniziasse le operazioni antiterrorismo, la coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti ha distrutto «sistematicamente tutta l’infrastruttura economica della Siria al fine di debilitare il legittimo governo del paese, senza tener conto delle conseguenze per la popolazione civile».