Nuova violenza a Hong Kong. I manifestanti sfilano con bandiere USA e chiedono a Trump di 'liberare' la città
Migliaia di manifestanti hanno marciato verso il consolato statunitense di Hong Kong, in quello che hanno definito un appello al presidente Donald Trump per intervenire nelle turbolenze politiche che scuotono da tempo la città cinese tornata sotto amministrazione cinese dopo una lunghissima dominazione coloniale.
I video della manifestazione mostrano i manifestanti che sventolano bandiere nordamericane mentre cantano l'inno nazionale degli Stati Uniti e suonano "The Star Spangled Banner" attraverso gli altoparlanti dei loro telefoni.
I manifestanti hanno inoltre portato in piazza striscioni dove si esorta Trump a "liberare" Hong Kong.
I legislatori statunitensi stanno attualmente discutendo il cosiddetto "Hong Kong Human Rights and Democracy Act". Dove chiedono al governo di Washington di valutare annualmente il livello di autonomia di Hong Kong da Pechino e reagire con contromisure economiche se l'autogoverno fosse compromesso.
Alcuni segni di protesta utilizzati per ottenere supporto per la causa hanno sollevato dubbi sull'accuratezza fattuale della messaggistica. Secondo il Global Times, uno striscione attaccato a un cavalcavia ha erroneamente affermato che "la Cina deve 1 trilione di dollari all'America".
#HK radical protesters fail to get the facts right on a banner which states that "China owes US$1 trillion." Here is a free lesson: As of May, the US owes China about $1.11 trillion, not the other way round. #?? pic.twitter.com/hky6WCDJqA
— Global Times (@globaltimesnews) September 8, 2019
Non sono mancati, come in ogni momento della protesta, atti di vandalismo contro le infrastrutture e i trasporti pubblici. In un video si nota la scala di un edificio imbrattata con un messaggio a prima vista contrastante: la frase ‘lotta per la libertà’ accompagnata da una svastica.
Evidentemente è questa la ‘libertà’ a cui aspira chi porta avanti le violenze a Hong Kong.