Oltre 250 ex membri del Mossad chiedono la fine della guerra a Gaza
Oltre 250 ex funzionari dell'agenzia di intelligence israeliana, Mossad, hanno firmato una lettera in cui esortano il governo a porre immediatamente fine alla guerra nella Striscia di Gaza e a ottenere il rilascio degli ostaggi israeliani, hanno riferito domenica i media israeliani.
Tra i firmatari figurano tre ex capi del Mossad, ovvero Danny Yatom, Efraim Halevy e Tamir Pardo, nonché decine di altri veterani dell’intelligence ebraica.
Gli ex membri del Mossad hanno dichiarato: "I continui combattimenti mettono in pericolo la vita degli ostaggi e dei nostri soldati, e ogni possibilità deve essere sfruttata per raggiungere un accordo che ponga fine alle sofferenze. Invitiamo il governo a prendere decisioni coraggiose e ad agire responsabilmente per la sicurezza del Paese".
Inoltre, hanno espresso il loro sostegno a centinaia di militari, in riserva o in pensione, che avevano firmato una lettera simile, chiedendo la cessazione delle ostilità e il ritorno degli ostaggi.
In seguito alla pubblicazione della lettera dai militari, il 10 aprile, il comandante dell'aeronautica militare israeliana Tomer Bar ha deciso di porre fine al servizio dei riservisti attivi tra i firmatari.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha appoggiato la decisione di licenziamento e ha attaccato duramente tali lettere, definendo i firmatari "un gruppo estremista marginale" che tenta di "distruggere la società israeliana dall'interno".
Sempre domenica, circa 200 medici militari israeliani hanno firmato una petizione con la stessa richiesta di cessare gli scontri e riportare a casa gli ostaggi.
"I continui combattimenti a Gaza servono principalmente a servire interessi politici e personali, senza alcuna finalità di sicurezza, e mettono in pericolo la vita dei soldati e degli ostaggi", hanno ribadito.
Hamas ha preso 251 ostaggi a Gaza durante l'attacco del 7 ottobre 2023 al sud di Israele. Attualmente, 59 ostaggi israeliani rimangono a Gaza, e si ritiene che 24 di loro siano ancora vivi.
Israele e Hamas avevano raggiunto un accordo di cessate il fuoco in tre fasi a gennaio, con la restituzione degli ostaggi. Tuttavia, i negoziati sulla seconda fase si sono bloccati dopo la scadenza della prima fase, durata sei settimane, il 1° marzo. Israele ha poi ripreso le operazioni militari a Gaza il 18 marzo, nonostante la situazione di stallo del cessate il fuoco, uccidendo più di 1000 palestinesi.
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