Oskar Lafontaine attacca nuovamente i Verdi. "La loro politica estera porta alla guerra"

Oskar Lafontaine attacca nuovamente i Verdi. "La loro politica estera porta alla guerra"

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

Se qualcuno, in particolare a sinistra, vede di buon occhio l’ascesa del Verdi tedeschi tanto che la leader Annalena Baerbock è data come possibile nuova Cancelliera succedendo ad Angela Merkel, farebbe bene a rivedere i propri pensieri. Un eventuale governo tedesco a guida verde sarebbe molto pericolo. Su questo punto torna con estrema chiarezza Oskar Lafontaine, storico dirigente della sinistra teutonica, ex presidente della SPD prima e della Linke poi. 

“Il Congresso dei Verdi ha dimostrato ancora una volta che i Verdi sono diventati inaccettabili per coloro che si sentono legati al movimento per la pace e a una politica di disarmo e distensione”, dice senza mezzi termini nel suo ultimo intervento. Per poi aggiungere “non solo: ora sono aperti ai droni armati”. 

Inoltre gli ecologisti di Germania “è chiaro che sono diventati gli alleati più fedeli dell'impero statunitense. L'espressione più visibile è stata che hanno invitato ancora una volta la ‘killer di bambini’ Madelaine Albright”. 

Albright è la dirigente statunitense, ricorda Lafontaine, che quando gli è stato domandato se le sanzioni statunitensi in Iraq valessero il prezzo di 500.000 bambini morti, ha risposto con imbarazzante disumanità che sono valse il prezzo. 

Ma quale sarebbe l’impatto della politica estera dei Verdi tedeschi sull’Europa? 

“La politica estera verde - spiega Lafontaine - non renderebbe l'Europa più sicura, aumenterebbe il rischio di guerra. La Merkel è cosciente che l'Ucraina o la Georgia non possono essere accettate nella NATO perché la Russia non può restare a guardare mentre viene circondata dalle truppe e dalle basi militari statunitensi. E sa, a differenza dei Verdi, che l'economia di esportazione tedesca dipende dalla Cina. Con Westerwelle come ministro degli esteri, l'FDP si rifiutava ancora di attaccare la Libia. Nella SPD, il capogruppo parlamentare Mützenich in particolare cerca di ricordare alcuni elementi della politica di pace di Willy Brandt. E anche l'AfD ha riconosciuto che i buoni rapporti con la potenza nucleare russa sono necessari per la sicurezza della Germania e dell'Europa”.  

Invece i “Verdi si sono trasformati da un partito un tempo pacifista a un partito che vede la responsabilità della Germania nel mondo come una partecipazione a guerre contrarie al diritto internazionale”.  

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica di Paolo Desogus I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

I fatti di Napoli e la falsa coscienza di Repubblica

Voto russo e ipocrisia occidentale di Fabrizio Verde Voto russo e ipocrisia occidentale

Voto russo e ipocrisia occidentale

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA" LAD EDIZIONI 3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

3 LIBRI PER "CAPIRE LA PALESTINA"

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba di Geraldina Colotti Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

Il solito copione contro "il cattivo esempio" Cuba

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi di Giovanna Nigi "11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

"11 BERSAGLI" di Giovanna Nigi

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese di Leonardo Sinigaglia Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Wang Yi, la visione complessiva della diplomazia cinese

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso di Giorgio Cremaschi Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il PD e M5S votano per la guerra nel Mar Rosso

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte di Francesco Santoianni Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

Il caso "scientifico" dell'uomo vaccinato 217 volte

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri di Savino Balzano L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

L'austerità di Bruxelles e la repressione come spettri

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia di Alberto Fazolo Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Ucraina. Il vero motivo di rottura tra Italia e Francia

Il ruolo dei media in Occidente di Giuseppe Giannini Il ruolo dei media in Occidente

Il ruolo dei media in Occidente

Autonomia differenziata e falsa sinistra di Antonio Di Siena Autonomia differenziata e falsa sinistra

Autonomia differenziata e falsa sinistra

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE di Gilberto Trombetta L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E L'INTERESSE NAZIONALE

Lenin fuori dalla retorica di Paolo Pioppi Lenin fuori dalla retorica

Lenin fuori dalla retorica

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia? di Paolo Arigotti Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

Uno scenario di tipo ucraino per la Moldavia?

La colpa della sinistra liberista di Michele Blanco La colpa della sinistra liberista

La colpa della sinistra liberista

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti