Pino Arlacchi - Attentato a Fico e strage di Mosca: 2 dimostrazioni dell'impotenza del terrorismo
di Pino Arlacchi*
La notizia dell’attentato alla vita del primo ministro della Slovacchia, Robert Fico, mi arriva mentre scrivo un commento sulla strage di Mosca del 23 marzo scorso. I due eventi hanno lo stesso (non) significato e la stessa matrice, cioè il terrorismo. Terrorismo di Stato o “dei privati” poco importa. Il risultato è lo stesso, cioè zero. Il nulla. La dimostrazione di una impotenza assoluta.
Né la strage di Mosca né il tentato assassinio di Fico – un politico che si opponeva alla guerra contro la Russia - cambieranno di una virgola i termini della guerra in corso.
Perché il terrorismo è così. È teatro. Un macabro teatro gestito da invasati e mitomani che si illudono di influenzare le ruote della storia. La quale li ignora e li getta nel dimenticatoio dopo averli misurati per quello che sono.
A distanza di meno di due mesi, c’è qualcuno si ricorda dell’attentato di Mosca, eccetto i congiunti e gli amici delle vittime? A cosa è servito massacrare 200 esseri umani per il solo delirio di aver fatto la storia battendo la grancassa mediatica?
A cosa serve, in altro contesto, a Gaza, sterminare donne e bambini palestinesi se non ad accumulare lutti e odii che stanno agli antipodi della politica e della ragione. E che in questo caso, per giunta, non verranno dimenticati?
*Post Facebook del 16 maggio 2024
*Post Facebook del 16 maggio 2024