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Putin: "Ci sono nazionalisti in ogni paese. Ma noi il neonazismo e il fascismo lo combattiamo"
Il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato in occasione di una riunione allargata del Collegio del Ministero della Difesa che l'inevitabilità di un confronto con le forze ostili in Ucraina era evidente, come confermato anche da esponenti del regime di Kiev come l’ex presidente Petro Poroshenko.
Putin ha riconosciuto che "tutte le ostilità comportano tragedie e perdite di vite umane", ma ha sottolineato che, poiché il conflitto era comunque inevitabile, "meglio oggi che domani".
Inoltre ha toccato questioni relative al corso dell'operazione speciale, alla mobilitazione parziale, all'armamento dell'esercito russo e delle forze della NATO e ai compiti che l'esercito russo deve affrontare.
Vladimir Putin ha ricordato che dopo il crollo dell'URSS, Mosca ha cercato per decenni di stabilire buone relazioni con Kiev, ma non ha funzionato. "Abbiamo fatto tutto il possibile per costruire non solo relazioni di buon vicinato, ma anche relazioni fraterne nelle nuove condizioni".
Invece i Paesi occidentali hanno iniziato a "fare il lavaggio del cervello" alle persone nello spazio post-sovietico, soprattutto in Ucraina. Il presidente russo ha anche sottolineato che Mosca era intenzionata "far parte del cosiddetto mondo civilizzato". Ma “si è scoperto che non eravamo i benvenuti, nonostante i nostri sforzi e tentativi”, aggiungendo che, al contrario, sono state intraprese azioni "compreso l'uso di terroristi internazionali nel Caucaso per colpire la Russia".
Quindi la Russia ha compreso che gli avversari strategici avevano l’unico obiettivo di indebolirla e dividerla.
Inoltre, ha denunciato il salto di qualità dei nazionalisti arrivati a conquistare centralità nella politica nazionale in Ucraina. "Ci sono nazionalisti in ogni Paese, e anche noi ne abbiamo. Ma noi combattiamo contro il neonazismo e il fascismo".
In questo contesto, ha sottolineato che l'Ucraina presto non avrà altro che "elemosine". "Presto non avranno più nulla, tutto sarà sotto forma di elemosina, denaro, armi e munizioni, solo elemosina”.
La Russia invece, ha aggiunto Putin, ha tutte le possibilità per sviluppare il suo potenziale “a differenza di molti altri Stati”. La Russia è in grado di farlo "sulla propria base di risorse scientifiche, tecnologiche, produttive e umane".
"Non è nostra intenzione fare qualcosa di inutile a danno del Paese, a danno del nostro popolo, dell'economia e della sfera sociale", ha sottolineato. A questo proposito, ha sottolineato che Mosca "non ripeterà gli errori del passato", quando l'economia del Paese è stata "distrutta per migliorare le capacità di difesa". "Non militarizzeremo il Paese e non militarizzeremo l'economia, soprattutto perché l'attuale livello di sviluppo, la struttura dell'economia, non lo richiede”.
Questo nonostante la Russia stia praticamente combattendo contro quasi tutti i principali paesi della NATO. “Tutte le informazioni sulle forze della NATO, i mezzi che vengono utilizzati attivamente nel corso dell’operazione militare speciale e per contrastarci sono ben note”.
Tuttavia, ha spiegato Putin: “Continueremo a mantenere la prontezza al combattimento e a migliorare la prontezza al combattimento della triade nucleare. Questa è la principale garanzia per preservare la nostra sovranità e integrità territoriale, la parità strategica e l'equilibrio generale del potere nel mondo”.
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