Putin si fa la sua Stavka

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Putin si fa la sua Stavka

 

di Giuseppe Masala*

 

La Guerra si inasprisce e anche Putin si fa la sua Stavka.

La nomina di Alexei Dyumin e di Nikolai Patrushev alla carica di "assistenti" del Presidente Putin è da seguire con la massima attenzione. 

Nikolai Petrushev oltre che essere l'ex segretario del Consiglio di Sicurezza è stato anche Direttore dell'FSB mentre Alexei Dyumin oltre che essere il Governatore di Tula è stato anche militare e vice direttore del GRU (il servizio segreto militare), peraltro distinguendosi come comandante dell'operazione che nel 2014 ha ridato la Crimea alla Russia che gli è valso il titolo di "Eroe della Russia". 

Insomma, siamo di fronte a due nomine ad una carica fumosa ed indistinta denominata "assistente", ma che lascia presupporre (vista la caratura dei nominati) che non si tratti di assistenti alla "macchinetta del caffè", 

Verrebbe da pensare che Putin abbia lasciato la carica di Ministro della Difesa ad un economista che si occupi delle questioni amministrative ed organizzative, mentre le questioni operative del ministero siano affidate ad un "direttorio" composto dallo stesso Putin, Dyumin e Petrushev. 

Anche Putin, come tutti i suoi predecessori in tempo di guerra, da l'impressione di essersi fatto la sua Stavka.

 

*Post Facebook de 14 maggio 2024

Giuseppe Masala

Giuseppe Masala

Giuseppe  Masala, nasce in Sardegna nel 25 Avanti Google, si laurea in economia e  si specializza in "finanza etica". Coltiva due passioni, il linguaggio  Python e la  Letteratura.  Ha pubblicato il romanzo (che nelle sue ambizioni dovrebbe  essere il primo di una trilogia), "Una semplice formalità" vincitore  della terza edizione del premio letterario "Città di Dolianova" e  pubblicato anche in Francia con il titolo "Une simple formalité" e un  racconto "Therachia, breve storia di una parola infame" pubblicato in  una raccolta da Historica Edizioni. Si dichiara cybermarxista ma come  Leonardo Sciascia crede che "Non c’è fuga, da Dio; non è possibile.  L’esodo da Dio è una marcia verso Dio”.

 

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