Quanto a lungo sarà sostenibile la difesa dei massacri israeliani da parte di media, partiti e gruppi di potere?
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di Paolo Desogus
Quanto a lungo sarà ancora sostenibile la difesa dei massacri israeliani da parte di media, partiti e gruppi di potere? Quanto ancora potrà essere mantenuto il privilegio, concesso allo stato di Israele dagli Stati Uniti e da gran parte del cosiddetto Occidente? Per quanto tempo si potrà mantenere il suo privilegio di uccidere e di commettere massacri in barba al diritto internazionale e al rispetto della vita umana?
L’eccezionalità di Israele rischia infatti di dare luogo a un pericolosissimo capovolgimento dialettico: ciò che è dato per eccezionale, in quanto sacro e al di sopra della legge, può volgere rapidamente nell’eccezionale da dissacrare e da mettere al di sotto di qualsiasi regola umana, proprio come accaduto nell’orribile passato nazista.
La condanna della Corte internazionale ha fatto in questo senso un grande favore verso gli israeliani. Scardina il principio di eccezionalità e, anche se solo simbolicamente, consente che siano perseguibili anche i loro esponenti politici. Da questo punto di vista il tanto criticato parallelismo con il capo di Hamas va nella stessa direzione: ci dice che i privilegi di fronte alle stragi non esistono: le regole che valgono per qualsiasi altro criminale devono valere anche per gli israeliani (come dovrebbero valere anche per gli statunitensi…).
Peccato che i nostri sciagurati intellettuali non l’abbiao capito.
I vari Mieli e Molinari sono i peggiori alleati degli israeliani democratici e rispettosi della vita umana. Questi personaggi difendono ciò che invece è marcio di Israele, ciò che va combattuto e condannato.
I vari Mieli e Molinari sono i peggiori alleati degli israeliani democratici e rispettosi della vita umana. Questi personaggi difendono ciò che invece è marcio di Israele, ciò che va combattuto e condannato.