Temendo la diffusione del Covid-19 nelle carceri inglesi, gli avvocati di Assange chiedono la sua liberazione su cauzione
Gli avvocati del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, chiederanno la libertà su cauzione per paura che le carceri possano diventare nuovi focolai per le infezioni da COVID-19, hanno riferito i portavoce della campagna della "Don't Extradite Assange Campaign". Secondo la dichiarazione, gli avvocati sottolineeranno che Assange è vulnerabile alla possibile infezione da coronavirus.
"Le prigioni sono considerate epicentri per la diffusione di COVID-19 a causa del sovraffollamento e della propensione del virus a diffondersi in ambienti chiusi. Andrea Albutt, il presidente della Prison Governors Association, ha avvertito che "ci saranno morti "nelle carceri del Regno Unito".
La campagna contro l'estradizione del Fondatore di Wikileaks ha ricordato che un certo numero di paesi, in particolare gli Stati Uniti, l'Iran e la Spagna, hanno già iniziato a rilasciare i cosiddetti "prigionieri a basso rischio" per ridurre la minaccia di epidemie locali. La dichiarazione ha anche sottolineato che Julian Assange chiede il rilascio su cauzione in base alle linee guida del carcere legale indipendente di Prison Advisory Service.
BREAKING: Assange’s lawyers have announced that they will be applying for bail at court this Wednesday, 25 March. They argue that he is in imminent danger from Coronavirus spreading through the prison population and should be released for his and other prisoners and staff safety. pic.twitter.com/pVjglPPi80
— Don't Extradite Assange (@DEAcampaign) March 23, 2020
Allo stesso tempo, si ricorda che le udienze relative alla sua possibile liberazione potrebbero essere rinviate a causa del focolaio di coronavirus in corso.