Terremoto in Ecuador, come sostenere la popolazione

Terremoto in Ecuador, come sostenere la popolazione

Come fare dall’Italia a sostenere l’Ecuador in questo momento difficile?

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di Federica Zaccagnini
 
Di Manabì dicono che le donne sono le più belle, il cibo il più gustoso, la spiaggia ed il mare il più quotato. Manabì ed una parte di Esmeralda, sono le zone della costa centrale più colpite dal terremoto dello scorso 17 aprile.
 
In realtà ogni regione dell’Ecuador è straordinaria. In un paese di 280.000 chilometri quadrati abbiamo una Costa ancora molto rurale, spesso, e per questo con un fascino tra il vintage e lo stile movimentista degli anni ’70; la maestosità delle Ande dove puoi sentire l’essenza del contatto con la Pacha Mama, l’Amazzonia luogo della sapienza ancestrale, della forza sciamanica del contatto con la natura e delle tradizioni più antiche; le isole Galapagos dove Darwin elaborava la sua teoria dell’Evoluzione. 
 
Tutte queste zone offrono ai visitatori sensazioni uniche ed irripetibili.  
 
Negli ultimi nove anni l’Ecuador ha vissuto un processo politico di inclusione sociale, di crescita economica, redistribuzione della ricchezza, investimenti nella persona ed accesso a diritti e servizi. 
Guidata da Rafael Correa la Revolucion Ciudadana ha ottenuto grandi risultati nel miglioramento della qualità della vita delle persone.
 
Il terremoto che ha scosso quella parte del paese ha portato con sé (secondo le attualizzazioni della Fiscalia Generale dello Stato del 21 aprile) 587 persone, migliaia i feriti, ancora molti desaparecidos.
 
Se ci può essere qualcosa che faccia ancora piangere il cuore dopo la perdita delle vite umane, la distruzione delle proprie case, le difficili condizioni materiali e psicologiche, in cui si trova una parte della popolazione, è vedere le infrastrutture appena costruite, l’asfalto luccicante e nuovo (parte di tutta la infrastruttura viaria ricostruita dalla Revolucion Ciudadana) divelto dal terremoto. 
 
Nonostante tutto, il paese ed il governo stanno reagendo vigorosamente, le zone colpite sono divise in territori coordinati ognuno da un ministro, il coordinatore generale è Ricardo Patiño Ministro della Difesa, le zone colpite saranno esenti da imposte per il 2016, e, gli aiuti nazionali ed internazionali sono stati immediati, aerei carichi di beni di prima necessità, medici, e soccorritori, sono arrivati da Cuba, Perù, Colombia, Venezuela… immediatamente.
 
Come fare dall’Italia a sostenere l’Ecuador in questo momento difficile?
 
Non cancellare i viaggi programmati nel paese: a parte la zona colpita dal terremoto, il resto del paese è in perfetta forma per ospitare il turismo;
 
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