"Una giornata a Gaza - cronache dal genocidio”. Il Documentario dalle 18.00 visibile su l'AntiDiplomatico
di Michelangelo Severgnini
Qualche giorno fa è uscito un articolo su Repubblica a firma di Francesca Caferri da Gerusalemme: “Le mani sul cibo: a Gaza è ormai guerra per bande”. All’interno un’intervista più che benevola a Yasser Abu Shabab, il quale dichiara: “Con le armi scorto i camion degli aiuti, non lavoro per Natanyahu”.
Da diversi mesi ormai l’IDF sta sostenendo la banda di Abu Shabab all’interno della Striscia, la quale opera nei pressi del confine con l’Egitto, a Rafah, in stretta collaborazione con Israele dal quale riceve supporto economico e militare come ammesso dagli stessi vertici israeliani.
Così, quando si aprono i cancelli di Rafah e la gente si mette in marcia per raggiungere il luogo di confine dove i camion accedono alla Striscia, si trovano in una terra di nessuno sotto il controllo israeliano e in particolare di Abu Shabab.
Ufficialmente sostenuto da Israele per rappresentare una spina nel fianco di Hamas, accusato persino di legami con l’Isis, Abu Shabab è stato denunciato al contrario di essere il responsabile delle vittime civili colpite dagli spari mentre si accalcavano in attesa dei camion.
La versione è confermata da un nostro contatto a Gaza, protagonista, insieme ad altri ragazzi, del film “Una giornata a Gaza - cronache dal genocidio” che sarà trasmesso in premiere da l’AntiDiplomatico quest’oggi alle 18:00.
COLLEGATI QUI DALLE 18.00 PER VEDERE IL DOCUMENTARIO:
Il film è realizzato grazie all’iniziativa “Apocalisse Gaza” che da quasi 3 settimane raccoglie fondi e li trasferisce a Gaza dove un centinaio di persone possono acquistare cibo e mezzi di sussistenza dal suo inizio.
Gli autori dell’iniziativa, Michelangelo Severgnini e Rabi Bouallegue, hanno fino ad oggi raccolto 8.460 euro da 160 donazioni e inviato 5.900 euro a Gaza.
Questo il link per le donazioni: https://paypal.me/
Ecco di seguito la testimonianza diretta dalla Strisca di Gaza che abbiamo raccolto sull’attività di Abu Shabab.
<<Vorrei dare la mia opinione e chiarire la realtà dei fatti, fatta circolare sul ruolo del gruppo di Yasser Abu Shabab nella distribuzione degli aiuti in maniera pacifica, nel far arrivare gli aiuti alla popolazione di Gaza, o che ‘’ ‘’protegge la popolazione dai proiettili dell’IDF’’ come afferma lui.
Io in quanto sfollata e presente a Gaza darò la mia umile opinione. Racconterò il mio punto di vista.
Per cominciare: il gruppo di Yasser Abu Shabab è un gruppo armato che sostiene di voler proteggere la popolazione e far arrivare gli aiuti in maniera pacifica e sicura.
Purtroppo tutte queste dichiarazioni non sono altro che un modo per distorcere la realtà dei fatti. La Verità è un altra.
In primis, ci sono prove schiaccianti, video e immagini, che svelano la compromissione del gruppo di Abu Shabab con il Nemico (IDF).
E c’è di piu’ : tradimenti, spionaggio, saccheggi e furti.
Ci sono prove, immagini e video che chiariscono l’attività di spionaggio, i tradimenti di questo gruppo con il nemico (IDF). Il tribunale rivoluzionario gli aveva ordinato di consegnarsi. All’inizio lui (Abu Shabab) parlava a nome del suo clan per proteggersi.
Invece il suo clan, i Tarabi, ha dichiarato di non riconoscersi in chi si è compromesso con il nemico, provocando il caos e cospirando contro il suo popolo.
Secondo: Il nemico (IDF) rifiuta qualsiasi organizzazione internazionale, qualsiasi personalità legata a qualsiasi organizzazione che possano distribuire gli aiuti in maniera equa e pacifica. Perché il nemico (IDF) ha scelto il gruppo di Abu Shabab?
Terzo: se è vero che il gruppo di Abu Shabab dice ciò che dice, e cioè che predica la pace e la giustizia, perché ad ogni momento, ad ogni istante, quando gli aiuti entrano nella Striscia, avvengono massacri sistematici e si registrano numeri elevati di morti ? Tutto questo non sarebbe successo se lui, come afferma, ci avesse protetto dai proiettili del nemico (IDF).
Il mio messaggio è rivolto a tutti coloro che si compromettono con il nemico (Israele), tutto coloro che cospirano vigliaccamente con il nemico ; altro non sono che dei traditori del proprio popolo e della comunità islamica, degli ipocriti che puntano a spargere il sangue del proprio fratello musulmano.
Il nemico (Israele) vuole solamente umiliarci attraverso i massacri, il caos, le divisioni, le armi. Il nemico(Israele) cerca in tutti i modi possibili di commettere massacri e spargere morte....
La Banda di Abu Shabab si trova nella stessa zona in cui si trova il nemico (IDF) . La zona di Rafah è occupata solamente dall’esercito israeliano. Nessun sfollato Gazawi palestinese vive in quella zona. Hanno deciso che il gruppo di Abu Shabab deve rimanere vicino all’Esercito (IDF). Il nemico cerca di usare ogni modo, ogni tipo di arma, proiettili, aerei, carri armati, persino le divisioni...
Il gruppo di Abu Shabab è uno strumento dell’esercito israeliano per aumentare il caos, lo spargimento di sangue e le uccisioni durante la distribuzione degli aiuti>>.