Video virale. "Sei quasi morto.... ma vivi negli Usa"

19999
Video virale. "Sei quasi morto.... ma vivi negli Usa"


Divenuto virale sulla rete un video pubblicato da un donna in un ospedale degli Stati Uniti dove si vede, accanto al suo letto dove è ricoverata, un macchinario che le permetterebbe, denuncia, di ricaricare il trattamento solo dopo previo pagamento con carta di credito.



“Sei quasi morta ma vivi in America”, si legge nella didascalia del video, che mostra una donna con in mano una carta Visa e che la passa attraverso quello che sembra un dataphone ospedaliero specializzato per chi non sia in possesso di un'assicurazione completa per il trattamento. La notizia viene riportata dall'edizione spagnola de l'Huffington Post. 

“La terra della libertà.... ma se sei ricco”, si legge anche accanto al video, che ha centinaia e centinaia di commenti. "Ecco cosa succede se vivi nel socialismo. Ah no scusate è il capitalismo selvaggio", commenta un utente. “Benvenuti nell'assistenza sanitaria senza assicurazione di coloro che sostengono di essere più ricchi e più prosperi di quelli di noi che godono di un'assistenza sanitaria universale e gratuita. Viva l'assistenza sanitaria pubblica”, scrive un utente. Altri utenti segnalano che la denuncia della donna sia falsa e il macchinario serva per i pagamenti di servizi come il pagamento della PayTV.

Quello che è certo come analizza alla perfezione quest'articolo di Noam Levy del 2022 il sistema sanitario statunitense opprime 100 milioni di persone.

"Viva l'assistenza sanitaria pubblica". Via il rispetto dei diritti sociali universali e gratuiti. L'alternativa è le barbarie. Il profitto sulla sanità come avviene negli Usa è barbarie. Imitando gli Stati Uniti e il suo fallito sistema anche l'Italia ha scelto la via della distruzione. La domanda è: vogliamo davvero spingerci fino a questo punto?

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La Nato-UE verso il blocco del Baltico di Giuseppe Masala La Nato-UE verso il blocco del Baltico

La Nato-UE verso il blocco del Baltico

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti” di Geraldina Colotti Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Maria Corina Machado, un'antipatria alleata dei “Patrioti”

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA di Michelangelo Severgnini LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

LIBIA: UN MOVENTE TACIUTO E’ UNA BUGIA INTERA

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

A chi dà fastidio il rispetto del diritto e dei diritti umani di Michele Blanco A chi dà fastidio il rispetto del diritto e dei diritti umani

A chi dà fastidio il rispetto del diritto e dei diritti umani

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti