Wikileaks: Arabia Saudita e Turchia armarono 30 mila terroristi nel 2012 per rovesciare Assad

Wikileaks: Arabia Saudita e Turchia armarono 30 mila terroristi nel 2012 per rovesciare Assad

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da hispantv
 
Wikileaks rivela il disegno dell’Arabia Saudita del 2012 per formare un comitato militare congiunto con la Turchia e il Qatar per rovesciare il governo siriano.
 
Secondo quanto ha rivelato l’Agenzia di stampa libanese Al-Akhbar, che ha citato un documento di Wikileaks, nel 2012, il piano del regime di Al Saud proponeva la formazione di una commissione militare congiunta con la Turchia e ilQatar per armare 30000 terroristi e per aiutare gli sponsor dell’opposizione siriana in Libano, Iraq e Giordania.
 
Nell’articolo si sottolinea che, a quel tempo, la Siria ha subito gli attacchi più brutali da parte dei terroristi e il cosiddetto Esercito siriano libero (ESL).  Questi eventi sono coincisi quando Bandar bin Sultan (2012-2014) era a capo dei servizi segreti sauditi e monitorava in prima persona il dossier siriano.
 
Dall’inizio della crisi siriana nel marzo 2011, si legge dai documenti rivelati da Wikileaks, che i sauditi hanno evidenziato la necessità di fornire aiuti militari agli oppositori del governo di Damasco.
 
In un documento del 29 aprile 2012 e firmato dall’allora direttore generale del Intelligence saudita Muqrin bin Abdulaziz Al Saud (2005-2012), e poi dal ministro degli Esteri saudita Saud al-Faisal (1975-2015), si esalta l’enfasi di Riad sull’importanza di inviare aiuti all’opposizione siriana e all’ESL.
 
Inoltre, il carteggio parla di un accordo raggiunto tra l’Arabia Saudita, Turchia e Qatar per formare un comitato o una delegazione di alto livello militare in questi paesi, al fine di lavorare per rafforzare i legami tra ESL e opposizione.
 
Tra l’altro, la relazione cita un altro scritto l’8 aprile 2012 da Saud al-Faisal in cui c’è il supporto del defunto re saudita Abdollah bin Abdulaziz Al Saud dovuta alla delicatezza della situazione e per aumentare la pressione sul governo Damasco.
 
«Dobbiamo aumentare i nostri contatti con i rivoluzionari siriani e fare pressioni su loro per coordinare le loro fila e posizioni, in quanto ciò contribuirà ad accelerare la caduta del governo siriano», scrive Al-Faisal in quella lettera.
 
Allo stesso modo, la relazione cita le lettere che chiedono l’invio di grandi quantità di armi attraverso la Turchia per l’ESL: «Se l’esercito ha abbastanza armi possono addestrare circa 30.000 uomini, in questo modo possiamo abbattere il governo siriano, senza la necessità di attendere che la Russia cambi posizioni».
 
Nel frattempo, aggiunge il rapporto, l’ambasciata saudita a Damasco ha mostrato preoccupazione per l’avanzata dell’esercito siriano nella sua lotta contro il terrorismo e chiede un aumento degli aiuti all’opposizione in Siria e a quella presente in Libano e Iraq.
 
Secondo il rapporto, mentre il coordinamento tra Arabia Saudita e Turchia per sostenere l’opposizione siriana aveva avuto inizio anni prima, a questa misura, dopo, ha fatto eco il viaggio del principe ereditario saudita Mohammad bin Nayef bin Abdulaziz Al Saud, ad Ankara, lo scorso mese di aprile.
 

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