Zapatero si dice sorpreso dalla «doppia morale» sulla situazione politica in Venezuela
L'ex primo ministro iberico ha dichiarato di «essere sorpreso dal doppio standard esistente, tutti celebrano il dialogo, ma non con il presidente Maduro che è stato democraticamente eletto»
L’ex primo ministro spagnolo, José Luis Rodríguez Zapatero, è stato uno di quegli uomini politici a livello internazionale che maggiormente si è impegnato per favorire il dialogo tra governo e opposizione in Venezuela. Alla luce di questa sua conoscenza della situazione venezuelana ha condannato la «doppia morale» che emerge in merito alla situazione politica a Caracas.
Zapatero, che si è recato per ben 30 volte in Venezuela e 10 nella Repubblica Dominicana per promuovere un riavvicinamento tra governo e opposizioni ha dichiarato di «essere sorpreso dal doppio standard esistente, tutti celebrano il dialogo, ma non con il presidente Maduro che è stato democraticamente eletto».
Parole nette, quelle offerte dal dirigente iberico nella città di Cuenca in Ecuador, dove si trova in qualità di partecipante al III Vertice Fame Zero. Zapatero ha poi aggiunto di essere un fedele sostenitore del dialogo come unica strada per la risoluzione dei conflitti.
«Ho una concezione delle relazioni internazionali e della risoluzione dei conflitti che passa solo attraverso mezzi pacifici, attraverso il dialogo», ha spiegato Zapatero, aggiungendo che l’alternativa alla risoluzione pacifica «non può che essere il disastro, una guerra civile».
Non manca una stoccata alle politiche di aggressione portate avanti dall’amministrazione Trump: «Non sono d'accordo con la politica che il presidente Trump ha fissato per il Venezuela. Con Trump, molte cose sono cambiate, ma io no, non sono d'accordo».