Confronto con vecchi e nuovi 'nemici' e dominio globale: la nuova strategia militare americana

"Cina, Russia e Corea del Nord pongono gravi preoccupazioni di sicurezza all'America e ai suoi alleati"

2600
Confronto con vecchi e nuovi 'nemici' e dominio globale: la nuova strategia militare americana


Il Pentagono ha rilasciato la sua nuova strategia militare nazionale nella quale di promette di "difendere" la sicurezza in tutte le parti del mondo, "sostenere" gli alleati e rispondere alle minacce provenienti da "stati rivali e attori non statali".
 
Gli USA sono la nazione "più forte del mondo, che dispone di vantaggi unici in tecnologia, energia, alleanze e demografia", recita la nuova strategia nazionale militare del Pentagono. Tuttavia, secondo il documento, ora questi "benefici sono sfidati" da parte di alcuni paesi e attori non statali.
 
Così, i principali stati rivali per Washington includono la Russia, l'Iran, la Cina e la Corea del Nord. Il documento accusa Mosca di violare "numerosi accordi" con le sue "azioni militari" pur evidenziando il "contributo russo alla sicurezza globale in settori come la lotta contro il terrorismo e la droga".
 
Corea del Nord e l'Iran sono accusati di volersi dotare di ami nucleari, cosa che il Pentagono considera una "sfida strategica" per la comunità internazionale. Inoltre, il documento afferma che gli USA vogliono vedere la Cina come un "partner nella costruzione della sicurezza globale", ma finora le azioni del gigante asiatico "hanno solo creato tensioni nella regione Asia-Pacifico."
 
"Nessuno di questi paesi è alla ricerca di un conflitto militare diretto con gli Stati Uniti o i nostri alleati", riassume la strategia, ma aggiunge anche che "ognuno di loro solleva gravi problemi di sicurezza  per la comunità internazionale ".
 
Inoltre, una grande sfida è rappresentata dagli attori non statali, in particolare  i gruppi terroristici come lo Stato islamico ",impegnati a radicalizzare la popolazione, diffondendo la violenza e l'uso del terrore per imporre la loro visione delle regole sociali "principalmente in Medio Oriente e Nord Africa.
 
Presenza globale
 
La presenza militare degli Stati Uniti è descritta come una chiave per la sicurezza degli alleati e un "fattore di stabilità". "Siamo pronti a usare il potere in tutte le direzioni al fine di fermare l'aggressione e vincere le guerre. Anche se noi preferiamo agire con i nostri alleati, gli Usa agiranno unilateralmente se la situazione lo richiede ", dice il documento.
 
Gli Usa ammettono che "continueranno a modificare l'equilibrio nella regione Asia-Pacifico ", insieme con i loro alleati: Australia, Giappone, Corea del Sud, Filippine e Tailandia. In Europa gli USA aumenteranno la loro presenza e "offriranno tutte le garanzie di sicurezza" agli alleati della Nato. A sua volta, in Medio Oriente, Washington "rimane pienamente impegnata" per Israele e per aiutare i suoi "partner vitali" nella regione, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti ed Egitto.
 
In Africa, gli Stati Uniti d'America rafforzeranno le istituzioni che "promuovono la stabilità e la pace e la lotta contro l'estremismo regionale", mentre in America Latina Washington "sosterrà i paesi latino-americani" nei loro sforzi volti a promuovere la stabilità regionale e la lotta contro la criminalità organizzata.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La controffensiva di Trump in Medio Oriente di Giuseppe Masala La controffensiva di Trump in Medio Oriente

La controffensiva di Trump in Medio Oriente

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

La Libia e le narrazioni fiabesche della stampa italiana di Michelangelo Severgnini La Libia e le narrazioni fiabesche della stampa italiana

La Libia e le narrazioni fiabesche della stampa italiana

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

8 e 9 Giugno. L'importanza dei 5 Referendum di Michele Blanco 8 e 9 Giugno. L'importanza dei 5 Referendum

8 e 9 Giugno. L'importanza dei 5 Referendum

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti