Haaretz: Israele aumenta l'assistenza di intelligence all'Ucraina attraverso la NATO

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, Israele ha rafforzato la sua assistenza di intelligence con l'Ucraina attraverso la NATO, con Tel Aviv desiderosa di continuare a fornire aiuti a Kiev.

Questa decisione illustra la volontà di Israele di rafforzare la sua cooperazione con l'Ucraina nonostante la presunta neutralità di Tel Aviv nel conflitto Russia-Ucraina sin dal suo inizio a febbraio.

Esperti politici suggeriscono che il catalizzatore della decisione di Israele di condividere l'intelligence con l'Ucraina sia accreditato all'aumento dell'assistenza militare da parte dell'Iran alla Russia. Fonti israeliane hanno affermato che "la decisione dell'Iran di aumentare la sua cooperazione militare con la Russia è un errore strategico".

Il funzionario militare israeliano ha spiegato ad Haaretz che la decisione di Teheran di fornire droni a Mosca è stata una decisione sbagliata e "la cosa migliore che sarebbe potuta accadere alle relazioni Israele-NATO".

Ciò avviene dopo che Israele è stato escluso da una conferenza di solidarietà per l'Ucraina a Parigi, volta a raccogliere il sostegno della comunità internazionale per aiutare a ricostruire le infrastrutture dell'Ucraina, pochi giorni prima.

La conferenza comprendeva delegati di Stati Uniti, Turchia, Arabia Saudita e Bahrein, con esperti che suggerivano che l'esclusione fosse arrivata in risposta al ripetuto rifiuto di Israele di fornire sistemi di difesa aerea e batterie di difesa antimissile Iron Dome all'Ucraina.

Il ministro della Difesa israeliano uscente Benny Gantz ha ribadito che Tel Aviv non ha le capacità produttive per fornire a Kiev le sue difese. Tuttavia, questa decisione potrebbe essere stata influenzata dalle minacce della Russia a Israele, secondo cui gli aiuti militari inviati all'Ucraina avrebbero avuto gravi ripercussioni.

Oltre all'esclusione di Israele dalla conferenza, Kiev ha votato a favore di un’indagine delle Nazioni Unite sull'occupazione israeliana della Cisgiordania.

La risoluzione era intitolata "Pratiche israeliane e attività di insediamento che incidono sui diritti del popolo palestinese e di altri arabi dei territori occupati", ostacolando in ultima analisi le relazioni Israele-Ucraina.

Yevgen Korniychuk, ambasciatore dell'Ucraina in Israele, è stato rimproverato da Tel Aviv e ribadendo l’insoddisfazione di Israele per il voto dell'Ucraina: "È stato chiarito all'ambasciatore che questo comportamento non incarna un comportamento amichevole".

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