I media Usa alla guerra

2011
I media Usa alla guerra

 

C'è poco da fare, quando si lanciano allarmi su possibili guerre e a fomentarli sono i media, storiche avanguardie delle attacchi imperialisti, come avvenuto nell'ex Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, c'è poco da stare tranquilli.

In Ucraina non temono l'invasione russa, ma l'amministrazione Biden e i suoi reggicoda mediatici, dicono 'no, la Russia sta per invadere', provocando un clima dove ogni piccola azione potrebbe scatenare un conflitto tra potenze nucleari.

The New York Times e The Washington Post hanno cominciato ad alimentare panico e allarmismo. Non temete, i media del belpaese si accoderanno presto.

Oltreoceano lo fanno con titoli forti, numeri per impressionare l'opinione pubblica mondiale. Quasi a giustificare, probabilmente, un'azione preventiva della NATO in Ucraina.

Entrambi i media statunitensi citano fonti anonime a conoscenza della questione. Al contrario le fonti sono chiare ed hanno fatto in modo che si diffonda quanto più allarmismo possibile.

I due media avvertono, con articoli uguali, che in la Russia potrebbe prendere Kiev in pochi giorni e causare 50.000 vittime civili in Ucraina. E non finisce qui, con questa invasione ci sarebbero almeno 5 milioni di rifugiati. Tanto per completare il quadro.

Sono proprio squilli di guerra a tutti gli effetti. Se ricordiamo il test dell'altro giorno, per circa 30 minuti, Bloomberg ha titolato di un'invasione russa in Ucraina.

Niente è casuale, il pericolo non è l'invasione della Russia come vogliono raccontarci, a preoccuparci sono questi messaggi neanche tanto sottili, per preparare la guerra.

L'avanguardia della guerra è già pronta.

Preoccupa, infine, che non ci siano ancora mobilitazioni popolari distratta da problemi creati dal Covid-19 e dalla sua gestione.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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