Alessandro Orsini - Giorgia Meloni ha le mani sporche di [censura]
di Alessandro Orsini*
Siccome voglio molto bene a Vittorio Feltri, un affetto sincero senza forme di ironia, rispondo all’“anti-premio” che mi ha conferito. L’oggetto della disputa intellettuale è Giorgia Meloni. Vittorio Feltri assicura che sia una bravissima persona; io, invece, esibisco la documentazione per dimostrare che Giorgia Meloni è una criminale politica con le mani sporche di [censura] di tanti bambini palestinesi a Gaza. La domanda che sollevo nel dibattito pubblico è: che cosa può fare un professore universitario della società libera per difendere migliaia di bambini vittime di un genocidio organizzato dalle democrazie occidentali? Risposta: può soltanto usare la cultura. Per questo motivo, compatibilmente con i mille impegni accademici e di ricerca, mi impegno a pubblicare un post al giorno per spiegare che Giorgia Meloni è una criminale politica con le mani [censura] di tanti bambini innocenti per via del suo appoggio incondizionato a Netanyahu nel bombardamento di Gaza. Finora avevo criticato soltanto Antonio Tajani. Tuttavia, essendomi reso conto che Tajani è soltanto un burattino politico, mi focalizzerò su Giorgia Meloni usando le mie ricerche accademiche sulla sua politica estera verso la Palestina. In caso di querela da parte dei legali di Meloni, pubblicherò un post al giorno per dire che Giorgia Meloni è una criminale politica, sia durante le eventuali indagini su questo profilo, sia durante tutta la durata di un eventuale processo. Non farò nemmeno un passo indietro. Agirò in questo modo fino a un cessate il fuoco a Gaza o fino a quando Giorgia Meloni non avrà condannato Netanyahu ponendo fine alla sua assistenza militare a Israele. Se qualche giorno non scriverò che Giorgia Meloni è una criminale politica sarà soltanto per via degli impegni accademici. Qui sotto trovate una lista molto limitata di fatti che consentono di affermare che Giorgia Meloni è una criminale politica con le mani sporche di [censura].
Infine, un messaggio per i giornalisti di Libero, il Foglio e il Giornale. Questa è la pagina di un pacifista in difesa della società libera. Se non vi piace la libertà di questa pagina, andate a vivere in una dittatura.
Giorgia Meloni, Il 28 ottobre 2023, si è rifiutata di votare in favore di una tregua umanitaria all’Onu per interrompere lo sterminio dei palestinesi a Gaza. In quell’occasione, Meloni ha dichiarato, per bocca dell’ambasciatore italiano all’Onu: “Sempre solidali con Israele”. il 19 settembre 2024, Giorgia Meloni si è rifiutata di votare in favore di una risoluzione Onu che chiede a Israele di porre fine all’occupazione dei territori palestinesi in solidarietà con Netanyahu che, in quei luoghi, ha ridotto i palestinesi a una categoria inferiore a quella dell'uomo. Giorgia Meloni ha dato a Netanyahu, a sterminio in corso, le seguenti armi: bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce ed altre munizioni, proiettili e loro parti, per un valore di 730.869,5 euro a dicembre 2023, quasi raddoppiati a 1.352.675 euro a gennaio 2024. Giorgia Meloni, nell’ultimo MeD9 a Cipro, l’11 ottobre 2024, ha impedito l’inserimento di un brano contro la vendita di armi a Israele – richiesto da Macron e Sanchez – nella nota con cui Francia, Italia e Spagna hanno condannato l’attacco israeliano contro Unifil in Libano. Giorgia Meloni ha riconosciuto di continuare a fornire assistenza militare a Netanyahu nel suo discorso del 15 ottobre 2024 alla Camera dei Deputati. Sebbene il 15 ottobre 2024 Israele fronteggiasse già un processo per genocidio all’Onu, Giorgia Meloni ha dichiarato alla Camera che ella continua a dare armi a Netanyahu.
P. S. Il testo non censurato (almeno per ora) è sul mio profilo X.
*Post Facebook del 30 novembre 2024