Andrea Zhok - I coloni che bloccano i camion umanitari: "quest'oscenità potrà uscire in mondovisione?"

5079
Andrea Zhok - I coloni che bloccano i camion umanitari: "quest'oscenità potrà uscire in mondovisione?"


di Andrea Zhok*

Questi sono attivisti israeliani che hanno bloccato al valico di Tarqumiya i camion di aiuti umanitari diretti a Gaza, distruggendone il contenuto.


Ora, che la strategia di Israele sia quella di rendere la striscia di Gaza un deserto inabitabile, di rendere fisicamente impossibile la vita ai palestinesi ovunque nei territori occupati, è esplicito.

Sono stati fatti arrivare lavoranti a basso costo per rimpiazzare le maestranze palestinesi che riuscivano a sbarcare il lunario in Israele.

I bombardamenti hanno preso sistematicamente di mira edifici vuoti, privi di valore militare, ma rappresentativi come università, ospedali, uffici pubblici.

I coloni, con la copertura della polizia, hanno ripetutamente attaccato e distrutto piccoli esercizi commerciali nella West Bank.

Gli aiuti umanitari sono stati trattenuti spesso con le più svariate scuse e quando permessi, come in questo caso, sono stati boicottati informalmente da "attivisti".

Il senso dell'operazione è chiaro: mentre i bambini fatti a pezzi sono decisamente inestetici per le finalità propagandistiche di Israele, gente che un po' muore di stenti fuori campo e un po' decide di andarsene per salvare quel che resta delle proprie famiglie sono più facilmente metabolizzabili, meno urtanti, più facili da ingoiare nel vasto dimenticatoio delle coscienze occidentali.

Quello che mi chiedo è se quest'oscenità in mondovisione potrà riuscire.

Naturalmente il fatto di potersi giovare dell'appoggio americano e dunque del sostegno del più potente apparato propagandistico e mediatico al mondo è una garanzia potente di successo.

Dopo tutto non dobbiamo mai dimenticare che, in ultima istanza, noi oggi riusciamo ad essere mossi a disgusto dalla "Notte dei Cristalli", o ad indignarci per le vicende del ghetto di Varsavia perché alla fine i nazisti la guerra l'hanno persa.

Ma qui, non essendoci alcun 9 maggio 1945 in vista, a scrivere la storia delle stragi saranno gli stessi che le hanno promosse e difese.

E allora forse lo sdegno rimarrà in circolazione solo nei circuiti clandestini, nelle parole dei "descamisados" alla periferia dell'impero, nei vicoli sempre più stretti della controinformazione, finché tutto verrà obliato nel prossimo Eurovision.

Forse.

O forse no.

Forse la periferia dell'impero sta facendone già scricchiolare il centro, forse i circuiti clandestini usciranno a testa alta dalla clandestinità, forse le corrotte ammiraglie dell'informazione ufficiale affonderanno ingloriosamente e lasceranno spazio ai pochi giornalisti rimasti con la schiena dritta.

Forse qualcuno ricorderà il male fatto e lo condannerà, ricorderà gli innocenti sacrificati e li onorerà.

Forse una volta di più l'arroganza di chi si immagina "Herrenrasse" finirà nella polvere.

Io ci credo.

*Post Facebook del 14 maggio 2024


-------------------------


A GAZA LA SITUAZIONE UMANITARIA E' FUORI CONTROLLO. LA PULIZIA ETNICA DECISA

C'E' UNA ONG, GAZZELLA ONLUS, CHE NON SI ARRENDE A QUESTE BARBARIE E OGNI GIORNO, EROICAMENTE, PORTA BENI DI PRIMA NECESSITA' ALLA POPOLAZIONE STREMATA



L'ANTIDIPLOMATICO E LAD EDIZIONI, INSIEME A Q EDIZIONI, E' IMPEGNATA ALLA RACCOLTA FONDI PER LA POPOLAZIONE DI GAZA

ACQUISTANDO IL LIBRO "IL RACCONTO DI SUAAD - PRIGIONIERA PALESTINESE" DAL NOSTRO SITO CONTRIBUIRETE ATTIVAMENTE ALL'INVIO DI AIUTI ALLA POPOLAZIONE DI GAZA

 

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

Loretta Napoleoni - Il prestigiatore della politica internazionale

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti