"Bannato per l'ennesima volta su Facebook ma questa volta con una grande (inquietante) novità"
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Per l'ennesima volta sono stato bannato da Facebook per 30 giorni. Sono abbastanza persuaso che non valga manco la pena scriverne tanto ormai l'hanno capito tutti che il livello di censura della piattaforma social di Zuckerberg ha raggiunto livelli da dittatura dello Stato di Bananas.
Ma c'è una grande novità che merita di essere raccontata. Del post sull'eutanasia ai malati covid decisa in Nuova Zelanda non mi viene contestata la correttezza, ma il fatto che potrebbe portare a violenze. Un po' come se un ipotetico social dei tempi di Hitler censurasse le denunce degli utenti sulle discriminazioni verso le minoranze perpetrate dai nazisti non perchè considerate false ma perchè potrebbero portare a violenze, rivolte e sommosse contro lo stato criminale.
E' evidente che la politica suicida di Facebook è dovuta a pressioni fortissime da parte delle autorità (sic) statali, a pena di chissà quali rappresaglie. Altrimenti non si spiega.
Qui ormai siamo al reato di pensiero. Se Sua Maestà lo Stato dice che bisogna buttarsi da un dirupo bisogna eseguire, e se qualcuno protesta perchè dice che ci si rompe le ossa bisogna silenziarlo, non perchè dice una falsità, ma perchè ciò potrebbe portare a violenze.
Questa storia finirà malissimo.
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