Beni Comuni - ricostruzione di percorsi di lotta

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In vista di quest'importante evento che si terrà a Torino il 18 aprile dalle ore 18 aprile al Cavallerizza, vi pubblichiamo le parole di Ugo Mattei, giurista che insieme a Stefano Rodotà e Alberto Lucarelli, ha redatto i quesiti referendari sull'acqua pubblica del 2011.

Questa è una terza sconfitta delle coalizioni delle Larghe Intese, dopo la seconda, quella del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e la prima, quella del referendum sull’acqua e gli altri beni comuni del 2011. Il nemico è chiaro e altrettanto lo sono le emergenze di salute pubblica che il Governo Costituzionale deve iniziare ad affrontare e solo affrontandole seriamente avrà il sostegno popolare e della società civile. La forza politica che per tre volte ha sconfitto le Larghe Intese e le loro politiche neoliberiste è quella popolare. I parlamentari si schierino con questa forza nel suo scontro mortale con le forze delle Larghe Intese, le forze di un regime dove si muore sul lavoro e per mancanza di lavoro, per povertà, per inquinamento e devastazione dell’ambiente, per furto delle risorse necessarie per vivere.

I parlamentari sostengano le forze popolari, che si organizzano per opporsi a queste coalizioni che nel paese agiscono senza interesse a conservarne e riprodurne le risorse materiali, intellettuali e morali, ma tentando con ogni mezzo di appropriarsene e svenderle, come forze di occupazione e con l’arroganza delle forze di occupazione. Sostengano i lavoratori e le lavoratrici che si organizzano in difesa del lavoro sul territorio nazionale e chi si organizza per il recupero dei beni comuni, e per la difesa dell’ambiente in migliaia di luoghi in tutto il territorio nazionale.

I parlamentari indichino le personalità più coerenti con implementazione del programma di Salute Pubblica.
L’apparato di riferimento è nell’ Art. 1 (lavoro, democrazia e sovranità popolare) e nell’ Art. 3 della Costituzione: “È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione… politica economica e sociale…”. Il Governo Costituzionale, e perciò antifascista, svolga un’azione di legislatura nei seguenti ambiti:
1. Abolizione del Job’s Act lotta al lavoro precario.
2. Abolizione della legge Fornero.
3. Ripristino e ricreazione di spazi di democrazia effettiva, oltre le scadenze elettorali, per una partecipazione crescente della grande maggioranza della popolazione del nostro paese alla gestione
delle società e della propria vita.
4. Grande piano di cura del territorio per generare lavoro, per la difesa dei beni comuni e dell’ambiente.
5. Rinegoziazione radicale delle obbligazioni internazionali, a partire da quelle con Eurogruppo e quelle per le spese militari.

Il M5S, unica forza che dalle sue origini si è opposta ai fautori delle Larghe Intese, si faccia promotore di questo percorso di lotta. Il M5S e le forze che collaboreranno al nuovo governo si facciano rappresentanti di questa maggioranza, dei suoi interessi e delle sue aspirazioni, e in essa troveranno le risorse per superare ogni difficoltà di fronte a ogni forza avversa, interna ed esterna.

Facciamo ugualmente appello a tutte le forze e ai singoli attivi sul piano politico, sindacale, sociale e intellettuale che hanno mantenuto e meritato la fiducia di larghi strati di massepopolari del nostro paese, per avere agito con coerenza, determinazione e onestà a fronte dell’attacco dei fautori delle Larghe Intese che a seconda delle opportunità si sono presentati come di sinistra o di destra, e che nell’un caso e nell’altro si sono comportati e si comportano come forza di occupazione, conducendo contro la grande maggioranza della popolazione italiana una sorta di guerra. Facciamo appello a queste forze e ai singoli perché si uniscano in un nuovo Comitato di Liberazione Nazionale, che liberi il paese da questi occupanti e ne avvii la ricostruzione con criteri nuovi, informati ai valori della condivisione dell’inclusione sociale, dei beni comuni e dell’ ecologia.

Invitiamo singoli e organizzazioni alla Cavallerizza di Torino, luogo in cui da quattro anni la lotta per i beni comuni si è concretizzata in un dialogo fecondo fra artisti, giuristi, lavoratori precari e altre soggettività sociali in cui le masse popolari si autogovernano nella resistenza al neoliberismo.


Rilanciamo questa bella  intervista a Ugo Mattei e Alberto Lucarelli (promotori dell'incontro del 18 aprile a Torino) effettuata da Claudio Messora:



 

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