Bolivia: manifestazione di massa in sostegno a Morales in una roccaforte della destra

5882
Bolivia: manifestazione di massa in sostegno a Morales in una roccaforte della destra

 

Il presidente socialista della Bolivia, Evo Morales, è stato accolto da un grande raduno nella città orientale di Santa Cruz. Centinaia di migliaia di persone hanno partecipato nonostante la città fosse normalmente conosciuta come una roccaforte dell'opposizione di destra. La manifestazione è stata organizzata a sostegno del partito Movimento verso il socialismo - strumento per la sovranità dei popoli (MAS) di Evo Morales, per celebrare l'anniversario della riforma agraria del paese e ribadire l’appello alla popolazione a votare in vista delle presidenziali di ottobre per il binomio uscente Evo Morales - Alvaro Garcia LInera.

 

Il presidente Morales si è rivolto alla folla affermando: "Siamo radunati qui in modo che la Bolivia non sia costretta mai più in uno stato di dipendenza. In modo che il popolo boliviano non dovrà mai più elemosinare. Siamo qui sorelle e fratelli, affinché il neoliberismo né le basi militari statunitensi tornino mai”.

 

In riferimento alle prossime elezioni dove Morales risulta in testa a tutti i sondaggi, il presidente indigeno ha lanciato un chiaro appello a non fare troppo “affidamento sui sondaggi”, perché “il voto non è solamente per Evo, il voto non è solamente per Alvaro, il voto è per il popolo boliviano”.

 

Il MAS ha anche presentato la sua lista di candidati parlamentari per la regione di Santa Cruz. In testa alla lista c'è Adriana Salvatierra, la 29enne presidente del Senato, indicata da molti come possibile successore di Morales.

 

La manifestazione stessa è stata organizzata dalla federazione sindacale locale, il cui segretario generale Rolando Borda, si è esibito al fianco di Morales sul palco. Il giorno prima Borda aveva presentato ciò che ritiene rappresentasse la mobilitazione.

 

"È una ratifica della nostra coscienza, e così l'economia del paese continua a crescere e la vittoria del 20 ottobre sarà schiacciante", ha affermato.

 

Sebbene il focus della manifestazione siano state le imminenti elezioni, il paese stava anche celebrando il "Giorno della Rivoluzione Agraria" che ricadeva nell'anniversario della riforma agraria di Morales, che ridistribuì milioni di ettari a campesinos senza terra.

 

I principali beneficiari erano parte del CSUTCB, il più grande sindacato indigeno campesino. I loro membri erano presenti anche alla manifestazione di venerdì, principalmente coltivatori di coca della vicina regione di Chapare.

 

Un'economia in costante crescita ha portato Morales molto più avanti dei suoi rivali nei sondaggi d'opinione, tuttavia nessuno ha indicato che una vittoria al primo turno è certa. Per questo, Morales avrebbe bisogno del 50 percento dei voti, o del 40 percento se il candidato al secondo posto è indietro di 10 punti o più. La maggior parte dei sondaggi indica Morales poco meno del 40 percento, ma avanti rispetto ai suoi rivali con un margine confortevole di oltre 10.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Trump, Musk e le "primavere americane ed europee" di Giuseppe Masala Trump, Musk e le "primavere americane ed europee"

Trump, Musk e le "primavere americane ed europee"

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime di Geraldina Colotti Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Venezuela, il calendario dei popoli e l'agenda di chi li opprime

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga di Francesco Santoianni L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

L'agenzia di stampa finanziata dall'UE e le "previsioni" di Baba Vanga

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano di Raffaella Milandri Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Tu vuo’ fa’ il Nativo Americano

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio di Marinella Mondaini Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Transito di gas russo dall'Ucraina: l'UE ad un bivio

Retorica istituzionale a reti unificate di Giuseppe Giannini Retorica istituzionale a reti unificate

Retorica istituzionale a reti unificate

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

La realtà parallela degli economisti di Goldman Sachs di Gilberto Trombetta La realtà parallela degli economisti di Goldman Sachs

La realtà parallela degli economisti di Goldman Sachs

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione di Michelangelo Severgnini La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La politica turca in Siria: traiettoria di collisione

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti