Caso Assange: il leader laburista Corbyn chiede che sia fermata l'estradizione negli USA
Nel Regno Unito tiene banco anche la questione Anne Sacoolas: presunta agente CIA che ha investito e ucciso un adolescente
Jeremy Corbyn ha chiesto di fermare l'estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, elogiando il fondatore di Wikileaks per aver denunciato "crimini di guerra" degli Stati Uniti.
Boris Johnson ha rifiutato di commentare il caso, che inizierà questo mese - ma ha sorpreso Camera dei Comuni concordando che il trattato di estradizione tra i due paesi è "squilibrato".
La richiesta del leader laburista è arrivata in contemporanea con la richiesta di sapere se Anne Sacoolas, che guidava l’automobile che ha ucciso l'adolescente Harry Dunn, è stata "protetta" perché era una spia della CIA.
Su Assange, giornalista che rischia 175 anni di reclusione in una prigione statunitense se condannato, Corbyn ha appoggiato i parlamentari del Consiglio d'Europa che hanno avvertito che l'estradizione "costituisce un pericoloso precedente per i giornalisti".
"Il primo ministro sarà d'accordo con il rapporto parlamentare del Consiglio d'Europa dove si afferma che questa estradizione dovrebbe essere contrastata e che i diritti dei giornalisti e dei whistleblower debbano essere rispettati per il bene di tutti noi", ha affermato Corbyn.
In risposta, il primo ministro ha dichiarato: "Non parlerò di singoli casi, ma è ovvio che i diritti dei giornalisti e dei whistleblower dovrebbero essere rispettati e questo governo continuerà a farlo".
Assange, che è detenuto nella prigione di Belmarsh (carcere di massima sicurezza) a Londra, è stato incriminato con 18 accuse - 17 ai sensi dell'Espionage Act - per cospirazione.
Tra le rivelazioni di Wikileaks c'erano filmati di un attacco con elicottero Apache degli Stati Uniti del 2007 a Baghdad che ha ucciso almeno nove uomini, tra cui un fotografo dell’agenzia Reuters e il suo autista.
Il leader labursta è poi tornato sul caso della presunta agente CIA Anne Sacoolas dove il trattato sull’estradizione con gli Stati Uniti mostra di propendere decisamente dalla parte di Washington. Corbyn protesta: «Questo trattato sbilenco significa che gli Stati Uniti possono richiedere l'estradizione in circostanze che la Gran Bretagna non può».
Il primo ministro Boris Johnson ha riconosciuto: “Ad essere sincero, penso che [l'onorevole Corbyn] abbia un punto nella sua caratterizzazione dei nostri accordi di estradizione con gli Stati Uniti e penso che ci siano elementi di quella relazione che sono squilibrati. Certamente penso che valga la pena guardarlo”.