Censura il "Giorno della Vittoria" e poi associa Putin a Hitler: il capolavoro di Repubblica

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Censura il "Giorno della Vittoria" e poi associa Putin a Hitler: il capolavoro di Repubblica

"È la nostra Festa di diritto, perché siamo parenti di sangue di coloro che hanno sconfitto, schiacciato, distrutto il nazismo."

Proprio ieri, il Presidente russo Vladimir Putin pronunciava queste parole in occasione del 76° anniversario della Vittoria dell'URSS sul nazismo. Evento totalmente ignorato dai media occidentali - (qui se volete leggerlo nella sua interezza) - nonostante il sacrificio di 26.000.000 di morti sovietici.

Non paghi della loro disinformazione, il giornale di punta degli Elkann-Agnelli, Repubblica, compie un capolavoro di contropropaganda della verità con un’intervista che ha del surreale e del grottesco dal titolo "Olga Misik, la "ragazza della Costituzione": "In Russia la rabbia di noi giovani vincerà sulla paura". All'oppositrice russa, Repubblica permette di affermare e pubblicare questa frase: "Putin e Hitler sarebbero stati amici".

Immaginiamo quanto sia stata in brodo di giuggiole l'intervistatrice Rosalba Castelletti quando ha sentito o letto, oltre la parola "Putin", accostata a quella "Hitler".

Ebbene sì, da almeno 10 anni, con le presunte "Primavere arabe", i paesi considerati nemici dell'occidente all'inizio di eventuali proteste fomentate dall'Estero, sono definiti "regimi", poi si passa ai loro leader, prima definiti "dittatori" e, nel caso resistono all'opera di propaganda c'è il colpo finale, il più disgustoso: "Come Hitler".

Assad come Hitler. Gheddafi come Hitler. Maduro come Hitler. Ed ora tocca a Putin, il quale aveva appena rivendicato l'orgoglio e il diritto di celebrare la vittoria dell'URSS contro il nazismo.

Il marchio di infamia serve a giustificare i crimini “umanitari”, serve a preparare l'opinione pubblica all’ostilità e poi tutto sarà giustificato: C'è un Hilter in Russia dobbiamo fermarlo ad ogni costo... Quale costo, lo potete immaginare. Così è stato con Iraq, Libia e Siria e la “reductio ad Hitler” dei fake media occidentali dei loro leader.

Sarebbe troppo facile fare questa domanda alla giovane oppositrice: se Putin e Hitler sarebbero stati ottimi amici - nonostante i nazisti quelli veri il Cremlino negli ultimi anni li ha contrastati sacrificando ancora una volta suoi connazionali in Siria, Venezuela, Ucraina - che cosa sarebbero il leader della Germania nazista con i vari Bush, Clinton, Obama, Trump, coloro i quali, con le loro guerre e sanzioni in Iraq, Libia, Jugoslavia, Iraq, Afghanistan, Siria, Yemen… etc. etc. hanno provocato milioni tra morti e profughi e ridotto questi paesi in macerie? 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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