«Che razza di dittatura è questa?», il commento di un giornalista statunitense sulla polizia venezuelana che difende Juan Guaidó
Il regime di Maduro. La dittatura venezuelana. Sono due delle definizioni maggiormente inflazionate sui media mainstream quando si affronta la questione Venezuela. Si tratta, evidentemente, di definizioni fuorvianti utilizzate mero scopo propagandistico per screditare il governo guidato da Nicolas Maduro agli occhi dell’opinione pubblica internazionale.
Poiché i fatti hanno la testa dura arrivano puntualmente a smentire le menzogne propagandate dall’apparato mainstream.
Quando il golpista Juan Guaidó ha provato a entrare nel quartiere popolare El Valle di Caracas un nutrito gruppo di persone, la classe operaia di questo quartiere popolare della capitale venezuelana, è stato malamente scacciato. Addirittura è intervenuta la Polizia Nazionale Bolivariana per difendere l’incolumità del dirigente golpista dell’opposizione venezuelana.
«È ironico vedere le forze di sicurezza governative difendere Guaidó, una figura che chiede il rovesciamento del governo e tenta di frammentare le forze di sicurezza dall'interno», commenta il giornalista statunitense Max Blumenthal di Grayzone Project.
Así el pueblo chavista sacó a @jguaido del #Valle, pero observen con atención cómo uno de su seguridad agredió a una mujer #AsíSon vía @mangozurda pic.twitter.com/f8ry9TIlLI
— Madelein Garcia (@madeleintlSUR) 30 marzo 2019
«È anche ironico perché sentiamo costantemente affermare che il Venezuela è una sorta di spietata dittatura comunista, ma qui si ha una situazione che non sarebbe tollerata negli Stati Uniti o in altri paesi», aggiunge il giornalista statunitense. «Che razza di dittatura è questa? Beh, a quanto pare non è molto efficace», spiega Blumenthal.