Chi è Fernando Haddad, candidato del PT e sostituto di Lula?

La candidatura di Haddad alla presidenza è stata annunciata martedì dal PT, dopo che la giustizia ha impedito all’ex presidente e favorito nei sondaggi, Luiz Inácio Lula da Silva, di partecipare alla contesa elettorale

5780
Chi è Fernando Haddad, candidato del PT e sostituto di Lula?

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

OPPURE



teleSUR
 

Fernando Haddad è entrato in politica come membro del centro studentesco della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di San Paolo, affiliato al Partito dei Lavoratori (PT) nel 1983. Attualmente, a 55 anni di età, è il candidato alla presidenza del Brasile come sostituto di Luiz Inácio Lula da Silva.

 

La candidatura di Haddad alla presidenza è stata annunciata martedì dal PT, dopo che la giustizia del paese ha impedito all’ex presidente e favorito nei sondaggi, Luiz Inácio Lula da Silva, di partecipare alla contesa elettorale.

 

Lula è in prigione dopo essere stato accusato di presunta corruzione, nonostante non ci siano prove concrete contro di lui. Il PT ha denunciato fin dall'inizio che si trattava di una manovra della destra per impedire la candidatura del leader sociale.

 

Fernando Haddad è figlio di immigrati libanesi. Il politico e accademico possiede un master in Economia e un dottorato in Filosofia presso l'Università di San Paolo. Attualmente è professore presso il Dipartimento di Politica dell'Università di San Paolo.

 

Il politico del PT è stato consulente per l'Economic Research Institute Foundation, capo del personale del Ministero dello Sviluppo Economico e delle Finanze di Sao Paulo e consigliere speciale del Ministero della Pianificazione, del Bilancio e della Gestione.

 

Il percorso di Haddad in politica

 

- Nel 2001 è stato nominato sottosegretario alle Finanze e allo Sviluppo Economico di San Pablo, dall'allora sindaco del Partito dei Lavoratori, Marta Suplicy. In precedenza, ha lavorato come analista degli investimenti presso la banca Unibanco (Itaú attualmente).

 

- Il presidente Lula da Silva nel 2005 ha nominato Haddad come Ministro della Pubblica Istruzione. Durante il suo mandato è riuscito a promuovere il programma ‘Università per Tutti’ (ProUni), che assegnava borse di studio agli gli studenti a basso reddito, ha promosso l’alfabetizzazione degli adulti, la riformulazione dell’Examen Nacional de Enseñanza Media (Enem) per accedere alle università, l’implementazione di indici per misurare la qualità educativa e il programma anti-discriminatorio ‘Brasile Senza Omofobia’.

 

- All’arrivo di Dilma Rousseff alla presidenza (2011-2016), Haddad ha mantenuto la guida del Ministero della Pubblica Istruzione.

 

- Nel 2012 ha vinto le elezioni ed è diventato sindaco di San Paolo. Ha promosso una modernizzazione urbana con una rete di piste ciclabili e corsie solo per gli autobus. Il suo mandato è terminato nel 2016, dopo aver fallito nel raggiungere la rielezione.

 

- Dopo l'arresto di Lula nell'aprile di quest'anno, Haddad è stato nominato dall'ex presidente come coordinatore del suo programma governativo per le elezioni di ottobre.

 

- L'11 settembre di quest'anno è stato nominato dal PT come candidato alla presidenza del Brasile, come sostituto di Lula, in alleanza con il Partito Comunista. Haddad avrà Manuela D'Ávila, del Partito Comunista del Brasile (PCdoB), come candidata alla vicepresidenza. La campagna è denominata "Brasile di nuovo felice".

 

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

Potrebbe anche interessarti

Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata! di Giuseppe Masala Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata!

Mosca-Teheran: l'impensabile alleanza è nata!

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Unifil, Israele e i "pompieri" sui giornali italiani di Paolo Desogus Unifil, Israele e i "pompieri" sui giornali italiani

Unifil, Israele e i "pompieri" sui giornali italiani

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA di Gilberto Trombetta UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

UNA DELLA PAGINE PIÙ NERE DELLA STORIA D’ITALIA

I fili scoperti del 5 ottobre di Michelangelo Severgnini I fili scoperti del 5 ottobre

I fili scoperti del 5 ottobre

Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene) di Paolo Arigotti Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene)

Il Vietnam gioca su più tavoli (e fa bene)

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

A violare il diritto internazionale non è solo Israele di Michele Blanco A violare il diritto internazionale non è solo Israele

A violare il diritto internazionale non è solo Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti