Cosa accadrebbe se i manifestanti in Argentina, Brasile, Colombia o Francia agissero come in Venezuela?

Questi paesi superdemocratici applaudono gli stratagemmi di Sharp, a patto che non siano utilizzati contro di loro o contro i cagnolini obbedienti che dormono sulle loro moquette

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Cosa accadrebbe se i manifestanti in Argentina, Brasile, Colombia o Francia agissero come in Venezuela?



di Clodovaldo Hernández - laiguana.tv
 

Che cosa succederebbe se le persone che protestano in Brasile, Colombia, Francia o Argentina - per non parlare direttamente dell’impero - adottassero le strategie del manuale di Gene Sharp, tanto applaudite dalla stampa internazionale nel caso venezuelano? Potete scommetterci che ci sarebbe un rifiuto unanime e i protagonisti verrebbero trattati alla stregua di pericolosi delinquenti. 

 

La vertiginosa realtà del mondo, e in particolare la nostra Patria Grande, ci permette di osservare questa esperienza in forma diretta. Sia qui che negli altri Stati vi sono manifestanti che si confrontano con i corpi di sicurezza dello Stato. La differenza sta nel fatto che quelli in Venezuela sono trattati come eroi, mentre negli altri paesi vengono additati come gruppi violenti legittimamente contenuti dalle autorità. 

 

La stampa di destra, egemonica a livello mondiale, glorifica la distruzione causata dai manifestanti che compiono atti vandalici in Venezuela, che entrano in azione dopo che i seguaci del manuale di Sharp hanno compiuto che loro presunte performance pacifiste, con fiori, grida e lacrime. Troupe di fotografi e cameraman delle agenzie di stampa e dei maggiori quotidiani di Stati Uniti ed Europa lavorano come se fossero personale al servizio di un blockbuster di Hollywood. I ‘direttori’ di scena dicono loro: «Adesso ci sarà un ragazzo nudo che salirà su quel veicolo della Guardia» e tutti riprendono il nudista, che, adotta inoltre delle pose che evocano episodi simbolici e molto drammatici, come la guerra in Vietnam. Il giorno seguente una vecchietta affronta la ‘balena’ (mezzo blindato delle forze dell’ordine), mentre le donne mostrano i loro seni, i musicisti suonano l’inno nazionale e i parrocchiani portano in processione l’immagine della vergine. 

 

Perché non vediamo episodi come questi nelle proteste in altri paesi? Forse i gruppi che manifestano lo fanno in modo più serio e non sono in grado di fare striptease, oppure di immolarsi in maniera prefabbricata quando i direttori gridano «camera, azione!»? Oppure sarà il fatto che se tentano di fare questo tipo di cose ‘mediatiche’, la stampa mondiale si voltò dall’altra parte mentre la polizia li bastona?

 

La disobbedienza civile, l’insolenza verso l’autorità, il lancio di bombe con escrementi, le intimidazioni pubbliche a funzionari all’estero, la chiusura di strade, la comparsa di figure empatiche (vecchiette, donne incinte, uomini nudi, donne in topless, medici con camici e stetoscopio) che affrontano ‘coraggiosamente’ gli agenti antisommossa sono tattiche (di Sharp) che la destra promuove e finanzia nei paesi con governi che sono usciti dall’ovile. Non tollerano che niente e nessuno, in quelli che considerano propri cortili o domini, applichi politiche sgradite. Perché è così, se sono tanto democratici?

 

Sul piano della semantica, i media internazionali forniscono lezioni di manipolazione nell’appoggiare le manovre del manuale di Sharp da un lato, ma non nell’altro. Se gli organismi di sicurezza agiscono in Venezuela, si parla di repressione brutale contro civili disarmati; se lo fanno negli altri paesi, viene detto che hanno operato nel «contenimento di gruppi violenti»; quest’ultimi in Venezuela vengono definiti «giovani studenti» o «combattenti per la libertà». In qualunque altra nazione, impedire il transito in una strada pubblica è un atto illegale e, in molti casi, sanzionato con multe salate e finanche la prigione; in Venezuela, la stampa stessa lo presenta come parte dell’inalienabile diritto a manifestare in forma «non violenta» (secondo Sharp), che la dittatura cerca di calpestare.  

 

Quanto accaduto durante le proteste escrementizie (utilizziamo questo termine in luogo di più brutte parole) è davvero sintomatico. All’improvviso, buona parte della società civile d’opposizione sentiva di aver scoperto un’arma portentosa, qualcosa che gli avrebbe permesso di apportare un contributo al manuale di Sharp per le future ‘rivoluzioni’ di destra. Mostravano video dove orgogliosamente lanciavano barattoli con feci verso i funzionari pubblici. Non appena hanno provato a fare qualcosa di simile nella Mecca dello ‘escualidismo’, lo Stato della Florida, si è abbattuta su di loro «la legge e l’ordine» dell’impero. Nel caso in cui ci fosse qualche dubbio, è stato chiaramente dimostrato che questi paesi superdemocratici applaudono gli stratagemmi di Sharp, a patto che non siano utilizzati contro di loro o contro i cagnolini obbedienti che dormono sulle loro moquette. 

 

(Traduzione dallo spagnolo per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde) 

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