Cosa ha da dire l'ANPI mentre gli Stati Uniti stanno tentando il golpe pinochettista in Venezuela?
di Mauro Gemma
Mentre gli Stati Uniti stanno tentando il golpe pinochettista in Venezuela (la Russia lo ha energicamente denunciato all'ONU) e, come comunicano i media in queste ore, Francia, Germania e Spagna (quest'ultima guidata da un "socialista ") stanno facendo il pressing" perché tutti i paesi dell'UE riconoscano il golpista Guaidò, che ha installato il suo quartier generale nell'ambasciata della Colombia da tempo pronta a intervenire militarmente contro il paese confinante, che fa la più grande organizzazione antifascista del nostro paese, vale a dire l'ANPI? Tace.
O forse è in attesa di fare come ha fatto la CGIL "di lotta" di Landini (allenato campione di piroette politiche) che ha dichiarato (nella sostanza, quando definisce in modo infamante Maduro un "dittatore", accettando il luogo comune diffuso dal mainstream imperialista) il suo sostegno ai golpisti, smentendo (senza alcun senso del ridicolo e nel giro di pochi minuti) la posizione assunta dai delegati al suo congresso di denuncia delle ingerenze negli affari interni di un paese sovrano minacciato dall'imperialismo USA?
E dire che qualcuno aveva ingenuamente sperato che sia la CGIL che l'ANPI avessero voltato pagina, sottraendosi finalmente ai condizionamenti di un Partito Democratico sempre più complice delle più odiose operazioni reazionarie in tutto il mondo (prima in Ucraina e ora in Venezuela) e pericoloso nemico di tutti i popoli oltre che del nostro.