Crisi eurozona, la dichiarazione di Lagarde che fa tornare tutti con i piedi per terra

3592
Crisi eurozona, la dichiarazione di Lagarde che fa tornare tutti con i piedi per terra

“È impensabile” cancellare il debito dei paesi membri contratto per sostenere le economie colpite dalla pandemia. Parola del capo della BCE Christine Lagarde che mette una pietra tombale sull’ipotesi di condonare 2.500 miliardi di debito già in pancia alla banca centrale europea.
 
 
Una presa di posizione netta e inequivocabile che dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che le vie d’uscita per l’Italia - a prescindere dal governo alla guida del Paese - sono soltanto due: forzare pesantemente la mano all’Unione europea puntando alla riforma sostanziale della normativa che vieta il finanziamento monetario (una possibilità solo teorica, perché materialmente irrealizzabile) oppure rompere con l’eurozona.
 
 
 
L’alternativa è la consueta politica tutta austerità e contenimento della spesa pubblica che vedrebbe nei pensionati e nel sistema sanitario nazionale le prime vittime dei tagli.
 
Nonostante ciò, però, si continua a ciarlare di crescita.
 
Con tutta evidenza, quindi, il modello a cui guardano le istituzioni politiche e finanziarie Ue è sempre lo stesso, quello greco. Un paese che ha ricominciato a “crescere” dopo essere stato devastato insieme alla vita dei suoi cittadini.

Antonio Di Siena

Antonio Di Siena

Direttore editoriale della LAD edizioni. Avvocato, blogger e autore di "Memorandum. Una moderna tragedia greca" 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Loretta Napoleoni - Il crollo del mito Moody's di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Il crollo del mito Moody's

Loretta Napoleoni - Il crollo del mito Moody's

Capaci, geopolitica di un colpo di stato di Giuseppe Masala Capaci, geopolitica di un colpo di stato

Capaci, geopolitica di un colpo di stato

Saif Gheddafi e i paradossi mortali per l‘intelligencija pro-pal di Michelangelo Severgnini Saif Gheddafi e i paradossi mortali per l‘intelligencija pro-pal

Saif Gheddafi e i paradossi mortali per l‘intelligencija pro-pal

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello   Una finestra aperta Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Cina-UE: temi focali delle frequenti interazioni ad alto livello

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron di Marinella Mondaini Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Maria Zhakarova commenta lo schiaffo di Brigitte a Macron

Israele, il genocidio, e l'Occidente di Giuseppe Giannini Israele, il genocidio, e l'Occidente

Israele, il genocidio, e l'Occidente

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Calenda il falso liberale di Michele Blanco Calenda il falso liberale

Calenda il falso liberale

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti