Cuba nella lista antiterrorismo, ma i veri colpevoli restano a Miami
L’amministrazione statunitense di Donald Trump ha inserito nuovamente Cuba nella lista dei paesi che non collaborano alla lotta contro il terrorismo.
Il governo degli Stati Uniti si scredita ancora una volta, includendo ingiustamente Cuba nella lista dei paesi che “non cooperano completamente nella lotta contro il terrorismo, si legge in nella nota diffusa dal ministero degli esteri cubano.
Il Dipartimento di Stato trasforma ancora una volta la lotta contro il terrorismo internazionale in un esercizio politico unilaterale contro paesi che non si piegano ai loro interessi egemonici.
Esattamente un anno fa, quando il precedente governo degli Stati Uniti ha escluso Cuba dalla stessa lista, ha riconosciuto il valore della cooperazione bilaterale in materia di applicazione della legge, che include la lotta congiunta contro il terrorismo. Nulla è cambiato da allora nella performance esemplare di Cuba in questa materia. Ciò che è cambiato è stato il governo negli Stati Uniti e l’intenzione del suo nuovo Segretario di Stato di imporre la narrativa che Cuba costituisce una minaccia per quella nazione, far deragliare le relazioni bilaterali e portare entrambi i paesi a scenari di confronto, indesiderati per i nostri popoli.
L’elenco non risponde a prove specifiche. Né il nuovo governo ha presentato prove né ha esitato a aggirare e invertire, a poche ore dall’insediamento, il processo di consultazione tra agenzie specializzate che ha portato all’esclusione di Cuba dall’elenco dei paesi che presumibilmente sponsorizzano il terrorismo.
Questi strumenti rispondono al disegno della politica di “massima pressione” e guerra economica. I suoi promotori conoscono il danno che causano alla popolazione cubana e l’effetto intimidatorio che scatena contro qualsiasi Stato che appare affiliato al terrorismo, indipendentemente da quale sia la verità, continua la nota.
L’impegno di Cuba per l’azione energica e la condanna del terrorismo è assoluto e invariabile. Non risponde ai capricci del Segretario di Stato di turno negli Stati Uniti. Cuba, vittima di atti terroristici, ha una performance esemplare in materia di lotta contro il terrorismo.
Al contrario, il governo degli Stati Uniti tollera o è complice di questo flagello. Terroristi confessati come Luis Posada Carriles e Orlando Bosch Ávila hanno vissuto tranquillamente nella città di Miami, protetti dagli Stati Uniti. Il governo cubano è ancora in attesa di risposte alla richiesta di informazioni sull’identità dell’autore dell’attacco terroristico contro l’ambasciata di Cuba nel settembre 2023, e alle richieste su 61 persone e 19 organizzazioni con sede in quel paese, presumibilmente legate ad atti violenti e terroristici contro Cuba.
Il nostro paese non ha mai partecipato all’organizzazione, al finanziamento o all’esecuzione di atti terroristici contro alcun paese, né il suo territorio è stato utilizzato né sarà utilizzato per questo. Non si potrebbe dire lo stesso degli Stati Uniti, conclude la nota emessa dal ministero degli esteri di Cuba.
Insomma Cuba è rientrata in una delle tante liste di proscrizione stilate in modo del tutto arbitrario dall’amministrazione statunitense. Presidente che va, lista che viene.
Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info