Dagli USA via libera alla vendita degli F-15 a Israele per un valore di 18 miliardi di dollari

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Dagli USA via libera alla vendita degli F-15 a Israele per un valore di 18 miliardi di dollari

 

Come ha riportato il portale NewsAntiwar, citando la Cnn, l’amministrazione statunitense guidata da Joe Biden è pronta ad approvare il pacchetto di aiuti militari per Israele da 18 miliardi di dollari per Israele che include 50 aerei da combattimento F-15.

Una misura che rende ancora più esplicita la complicità di Washington nel genocidio perpetrato da Israele nella Striscia di gaza contro i palestinesi.

A tal proposito, il portale ricorda che “la settimana scorsa, il presidente Biden ha approvato ulteriori spedizioni di bombe a Israele e un accordo per gli F-35 del valore di 2,5 miliardi di dollari.”

Il resoconto della CNN precisa che l'amministrazione ha informato informalmente le commissioni Affari Esteri della Camera e Relazioni Estere del Senato del potenziale accordo sugli F-15 a gennaio. I membri più importanti delle due commissioni, il senatore James Risch (R-ID) e il rappresentante Michael McCaul (R-TX), hanno già dato la loro approvazione all'accordo.

 

Se i principali rappresentanti democratici delle commissioni, il senatore Ben Cardin (D-MD) e il rappresentante Gregory Meeks (D-NY), non solleveranno obiezioni al trasferimento degli F-15, l'amministrazione potrà notificare formalmente l'accordo al Congresso.

La notifica darà inizio a un periodo di 30 giorni, nel corso dei quali i legislatori potranno bloccare l'accordo attraverso una legge. Mentre un numero crescente di democratici chiede che gli Stati Uniti taglino gli aiuti militari a Israele, la maggioranza del Congresso continua a sostenere la brutale campagna di Israele a Gaza.

Intanto, il portavoce del Dipartimento di Stato Matt Miller è stato interrogato sulla posizione ipocrita degli Stati Uniti che esprimono preoccupazione per il bilancio delle vittime civili a Gaza e la carestia ormai imperante ma, allo stesso tempo, continuano ad armare Israele, anche inviando 2.000 libbre di bombe. A Miller è stato specificamente chiesto se questa posizione possa danneggiare la credibilità degli Stati Uniti.

“Non sono affatto d’accordo con questo. Siamo stati molto chiari nel dire che vogliamo vedere Israele fare tutto il possibile per ridurre al minimo le vittime civili. Abbiamo chiarito che devono operare in ogni momento nel pieno rispetto del diritto umanitario internazionale”, ha ribadito. “Allo stesso tempo, siamo impegnati a garantire il diritto di Israele all’autodifesa, e questo è un impegno a lungo termine che gli Stati Uniti hanno assunto”.

Il Ministero della Sanità di Gaza, ieri, ha comunicato che il numero dei palestinesi uccisi da Israele ha raggiunto quota 32.845,  una stima considerata bassa poiché non tiene conto delle migliaia di dispersi rimasti sotto le macerie. 

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La Redazione de l'AntiDiplomatico

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