Danilo Della Valle (Europarlamentare M5S) - Il nuovo mondo multipolare richiede una nuova mentalità in Europa
di Danilo Della Valle* - Bruxelles Morning
Dopo quasi tre anni di guerra, è chiaro che la strategia dell'Europa non abbia ottenuto i risultati sperati. L'Ucraina sta affrontando una grave crisi economica e nonostante gli aiuti consistenti, il conflitto continua a gravare sulle economie europee senza una soluzione concreta in vista. Nel frattempo, il consenso politico nei confronti della guerra nei Paesi occidentali si sta modificando e molti cittadini mettono in dubbio l'efficacia e la sostenibilità di questo approccio.
Negli ultimi mesi, anche il Presidente Zelensky ha assunto un tono diverso. Ha ammesso che l'Ucraina non ha le risorse militari per riconquistare i territori occupati e ha sottolineato la necessità di sforzi diplomatici per raggiungere una soluzione negoziata. Ciò solleva una domanda importante: perché questa strada non è stata perseguita fin dall'inizio, quando un possibile accordo sembrava a portata di mano nel marzo 2022?
Cosa faremo quando Trump cambierà approccio? Potrebbe cercare di migliorare le relazioni con Mosca, lanciando al contempo una guerra commerciale con la Cina attraverso i dazi. Siamo pronti a sacrificare industrie chiave, come il settore automobilistico tedesco, che è fondamentale per l'economia italiana? Rimarremo passivi in una guerra tariffaria che potrebbe danneggiare gravemente l'Europa?
Credo che abbiamo il dovere di rivolgerci alle persone e far capire che la classe politica - sia di destra che di sinistra - che ha governato finora è responsabile di questa situazione. Dobbiamo mandarli a casa prima che sia troppo tardi.
I Paesi europei devono affrontare questo nuovo mondo multipolare con una nuova mentalità, che non dia per scontato il dominio di una nazione sulle altre. Dobbiamo invece costruire un nuovo modo di gestire le relazioni internazionali, basato sulla cooperazione e sulla diplomazia. Il primo passo necessario è rompere i legami di dipendenza che ancora legano le élite europee agli interessi statunitensi.
L'Europa ha seguito una strategia in gran parte plasmata da interessi esterni e ora deve ridefinire il proprio ruolo sulla scena internazionale. Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, gli Stati Uniti potrebbero cambiare posizione, cercando una soluzione diplomatica per ridurre il loro coinvolgimento. Questo scenario obbliga l'Europa a fare una scelta: continuare su una strada che non ha portato benefici reali o adottare una politica più indipendente incentrata sulla stabilità e sulla sicurezza per i propri cittadini.
I leader europei devono agire nell'interesse dei loro cittadini, dando priorità al benessere economico e sociale. In un mondo sempre più multipolare, la diplomazia e la cooperazione dovrebbero avere la precedenza sullo scontro, che rischia di indebolire ulteriormente il nostro continente.
L'Europa ha bisogno di una nuova visione della propria politica estera, che metta al primo posto i suoi interessi strategici e rafforzi il suo ruolo nelle relazioni internazionali. È tempo di un dibattito serio su come costruire un futuro di pace e sicurezza per il nostro continente.
*Europarlamentare del Movimento 5 Stelle. Fonte originale dell'articolo: https://brusselsmorning.com/path-to-peace-the-urgent-call-in-ukraine/66495/
(Traduzione de l'AntiDiplomatico)