Debuking 90 anni dopo. Internet e la foto Fake degli "Arditi" con Malatesta
di Valerio Gentili
Certo solo evocare il concetto di “fake news” per una foto scattata presumubilmente tra il 4 ed il 6 ottobre 1913, appare perlomeno ardito, eppure ci da perfettamente tutto il senso dell’approssimazione, della superficialità, la mancanza di seria ricerca strorica e storiografica che attanaglia internet da oltre un decennio e che ha creato “fenomeni” di varia natura, personaggi da operetta in cerca d’autore e sopratutto della fottuta “verità/novità” da proprinarci ogni fottuto giorno.
Si riprendono, si ripostano scritti e immagini senza il minimo senso crtitico, così per il gusto di seguire la massa, guai poi se il mainstream ci presenta massacri, “dittatori”, repressioni –magari poi si rivela tuttto falso- l’emotività prevale e buon senso e spirito critico posono pure andare a fottersi.
Ma ora torniamo a questa foto scattata quasi 90 anni fa perché è importante e lo è perché ci da una buona lezione sul metodo, sul crtiterio e sull’indagine storica.
Da qualche anno gira la storia (ripresa da tutti) che Malatesta sia in compagnia degli Arditi livornesi: niente di più falso, la foto è stata scattata quasi 8 anni prima della nascita degli Arditi. Evidentemente faceva piacere una bella foto di Malatesta e Arditi così la “calla” è rimasta in piedi tutti questi anni (anche io devo chiedere venia, chi ha redatto le immegini delle riedizione de “Dal nulla sorgemmo” la inserita tra il materiale fotografico).
Ebbene, visto che di ciarlatanerie sugli Arditi in questi ultimi anni ne abbiamo viste e sentite a sfinimento, meglio arrivare al 100° con maggiore serieta.
La foto: scattata ad Ardenza nell’ottobre 1913: da sinistra in piedi Giuseppe Bendinelli, Amedeo Baldasseroni, Errico Malatesta, Raffaello Sonetti. Seduti: Adelio Falleni, Amedeo Boschi, Giovanni Baldaccci. Baldasseroni, poi effettivamente Ardito del popolo sarà ucciso nel 1921.
Per chiunque volesse verificare la fotografia fa parte del fondo Farinelli ed è conservata presso il cetro studi libertari di Milano.