Dialogo Russia-USA sull'Ucraina: Mosca aspetta la reazione di Trump dopo l'incontro con Witkoff
Il Cremlino attenderà che l'inviato speciale statunitense Steve Witkoff riferisca al presidente Donald Trump prima di rilasciare ulteriori dettagli sul lungo colloquio avuto oggi con Vladimir Putin. Lo ha annunciato il consigliere presidenziale russo Yury Ushakov, sottolineando che durante l'incontro sono stati scambiati "segnali reciproci" sulla questione ucraina, ma che ogni sviluppo dipenderà ora dalla risposta di Washington.
L'incontro, durato circa tre ore, si è svolto in un clima di urgenza, a soli due giorni dalla scadenza fissata da Trump per l'introduzione di nuove sanzioni contro la Russia, previste per il 9 agosto in assenza di progressi verso una soluzione del conflitto. Il presidente degli Stati Uniti ha tuttavia lasciato intendere che la decisione finale dipenderà dall'esito della missione di Witkoff, ammettendo al contempo che Mosca ha dimostrato di saper aggirare con efficacia le misure sanzionatorie finora adottate.
Secondo Ushakov, Putin è ora in possesso di tutte le informazioni necessarie, compresi i messaggi inviati e ricevuti da Trump, ma la Casa Bianca non è ancora stata formalmente aggiornata sui contenuti del vertice. "Aspettiamo che Witkoff completi il suo debriefing – ha spiegato il funzionario – Solo allora potremo ampliare i nostri commenti".
Quella di oggi è la quinta visita di Witkoff in Russia dall'inizio dell'anno, un ritmo che conferma l'esistenza di un canale diplomatico attivo nonostante le tensioni. I precedenti incontri, avvenuti ad aprile, avevano toccato anche la possibilità di riavviare i negoziati diretti tra Mosca e il regime di Kiev, poi parzialmente concretizzatisi a Istanbul a maggio dopo tre anni di stallo.
Le condizioni russe per una pace rimangono immutate: ritiro delle truppe ucraine dai territori liberati nel 2022, riconoscimento dello status della Crimea e garanzie di neutralità per Kiev.