Disgelo sino-giapponese sulle isole Senkaku-Diaoyu
L'inviato di Abe incontra Xi a Pechino. "Le differenze possono essere risolte"
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Le tensioni con Pechino sulla sovranità delle isole Senkaku-Diaoyu nel mar cinese meridionale, che negli ultimi mesi ha compromesso l'interscambio commerciale tra i due giganti economici asiatici, possono essere risolte.
Lo ha dichiarato l'inviato speciale di Tokyo a Pechino, il leader di Nuovo Komeito, Natsuo Yamaguchi, dopo l'incontro di venerdì con il segretario del partito comunista cinese, Xi Jinping. “Credo fermamente che le nostre differenze con la Cina possano essere risolte", riporta Reuter. Yamaguchi ha sottolineato tuttavia come la questione delle isole non sia stata discussa direttamente con Xi, al quale il leader di Nuovo Komeito ha lasciato una lettera personale del neo primo ministro Shinzo Abe, volta ad indire un summit al vertice tra i due leader che possa risolvere in modo diplomatico la vicenda.
La nazionalizzazione delle isole nel mar cinese meridionale nel settembre scorso da parte del Giappone ha generato violenti proteste nazionalistiche nei due paesi, con le aziende nipponiche che hanno lamentato un crollo delle vendite nel territorio cinese per il boicottaggio subito. Pechino ha inoltre proceduto a sfidare in modo sistematico il controllo della marina giapponese, con violazioni ripetute da parte di motovedette, pescherecci e da ultimo addirittura con un aereo di ricognizione, il primo caso di violazione della sovranità aerea giapponese della Cina dal 1958. Pechino continua a rivendicare che le isole sono parte integrante del suo territorio ed ha chiesto alle Nazioni Unite di considerare le sue rivendicazioni storiche ed intervenire in base alla Convenzione di Montego Bay, che dimostrerebbe come siano il prolungamento della sua piattaforma continentale. Il Giappone ha escluso l'intervento di organi delle Nazioni Unite nella vicenda.
La Redazione
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