Draghi e i 50 anni di deflazione salariale
A che serve lo sblocco dei licenziamenti, la revoca del reddito di cittadinanza e un reclutamento del personale nella Pubblica Amministrazione prevalentemente precario?
Con il Pacchetto Treu la generazione nata negli anni settanta, dopo il 1989 e il crollo dell'Urss, oltre che con la firma del Trattato di Maastricht, doveva essere educata alla precarizzazione lavorativa e alla deflazione salariale, in un contesto di cambio di paradigma economico basato sulle esportazioni e dunque sui bassi salari.
Sono passati 25 anni. Ora c'è la generazione dei Millenial, anche essa deve essere educata secondo questi criteri per i futuri 25 anni.
50 anni di deflazione salariale e di precarizzazione lavorativa, la marxiana liquidità della forza lavoro, che impedisce di metter su famiglia, o quando succede in un contesto fortemente deteriorato, e fare figli.
50 anni perduti del Paese, per immolarsi a rendita e profitto industriale spostato all'estero.
Non c'è logica economica in tutto questo, la stessa guerra al salario ha portato il Paese, e l'Ue, a non contare più nulla nelle assise internazionali.
Solo stupidità, oltretutto osannata dai media. Continuo a ritenere Draghi, protagonista della prima e della seconda stagione della deflazione salariale, uno scarso economista.